Coronavirus e nuove norme: il mercato a Cesena per questa settimana salta

Cesena

Alla luce della nuova Ordinanza regionale che mira a limitare gli assembramenti per contrastare la diffusione del Covid19 e che entrerà in vigore a partire da domani, sabato 14 novembre, fino a giovedì 3 dicembre, il Comune di Cesena comunica che al momento sono sospesi tutti i mercati settimanali del mercoledì e del sabato in Centro, del giovedì a Borello e dei produttori agricoli.

«Rispettando quanto disposto dall’Ordinanza firmata dal Presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini - commenta l’assessore allo Sviluppo economico Luca Ferrini - siamo tenuti ad annullare tutti gli appuntamenti settimanali già a partire dal mercato di domani. Tuttavia, insieme alle Associazioni di categoria Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti, rappresentanti degli ambulanti, siamo al lavoro per definire una ulteriore e complessiva riorganizzazione dei nostri mercati puntando a una rapida riapertura sulla base di soluzioni adeguate che tutelino la salute dei commercianti e dei frequentatori. Non neghiamo che siamo di fronte a un percorso impegnativo, che l’Amministrazione non può affrontare da sola, ma necessario dal momento che, come già detto in diverse altre occasioni, i commercianti ambulanti hanno bisogno di lavorare. Inoltre, in un momento storico complicato come quello che stiamo vivendo i mercati rappresentano un momento di socialità e di ritrovo per la comunità».

«L’Ordinanza regionale – prosegue l’Assessore – vieta l’attività di commercio nella forma del mercato all'aperto su area pubblica o privata in tutti i Comuni, fino alla predisposizione da parte del Sindaco di un Piano che preveda una perimetrazione nel caso di mercati all'aperto, la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita, un sistema di sorveglianza pubblica o privata che verifichi distanze sociali e il rispetto del divieto di assembramento nonché il controllo dell'accesso all'area di vendita. All’inizio dell’emergenza sanitaria ci siamo dotati di un piano di sicurezza per i mercati all’aperto ma, alla luce delle nuove limitazioni, purtroppo questo non è più sufficiente. Per tale ragione dobbiamo elaborare un’ulteriore e più specifica riorganizzazione».

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