Coronavirus: contro l'ordinanza di Verghereto raccolte 216 firme

Cesena

SAN PIERO IN BAGNO. Con 213 firme raccolte in pochissime ore mercoledì mattina si chiede al sindaco di Verghereto che «si ritiri urgentemente l’ordinanza» con cui si vieta ai non residenti nel comune l’attività della caccia, della raccolta funghi, e anche di trekking, ciclismo, pesca sportiva, caccia di selezione e attività motorie e sportive.
La speranza è che almeno per questo fine settimana strade e sentieri del Comero e del Monte Fumaiolo siano liberamente percorribili.
Autorità coinvolte
La richiesta è stata inoltrata anche a Unione dei Comuni, Provincia, Regione e sindaci dei Comuni affinché sollecitino il sindaco di Verghereto a tornare sui suoi passi. E infine si chiede al prefetto di Forlì-Cesena «qualora l’ordinanza non venisse revocata, di intervenire perché sia rimossa questa violazione del diritto di tutti i cittadini italiani e di coloro i quali intendono esercitare, come sempre fatto, le attività di cui si tratta anche nel territorio comunale di Verghereto». E così anche queste firme, raccolte numerose tra la gente che accedeva al mercato ambulante di mercoledì, ancora limitato al solo settore alimentare, vanno a sommarsi alla cinquantina di firme raccolte da Comero Bike, gli appassionati ciclisti che avevano chiesto la possibilità di percorrere in bici i percorsi del Comero e del Fumaiolo almeno per gli appassionati del Comune di Bagno di Romagna.
La petizione
Ma oggi è venerdì e l’ordinanza scade lunedì, ormai è in vigore da lunedì 4 maggio e il suo effetto si è ormai completamente realizzato: niente funghi e niente passeggiate o giri in bicicletta per i residenti al di fuori del Comune. Ma ci sarebbe questo fine settimana. Intanto, sostengono i firmatari della petizione promossa tra gli altri da Sereno Rossi e Giacomo Spignoli, l’ordinanza è «priva di qualsiasi presupposto tecnico-scientifico». Non ci sono stati pareri tecnici e scientifici e l’ordinanza «contiene una motivazione risibile (proteggere la salute dei cittadini di Verghereto dalle “incursioni” dei cittadini degli altri Comuni). Né possono essere presi in seria considerazione – continua la petizione – i rischi accennati nell’ordinanza: affollamento nei sentieri (sic!), apertura di accessi e cancelli, operazione che può essere tranquillamente effettuata da una singola persona». E poi come mai il sindaco di Verghereto, Enrico Salvi, non ha pensato «di tutelare la salute dei propri cittadini vietando loro di fare passeggiate, pratica sportiva, raccolta funghi, caccia di selezione nei territori comunali diversi da quello di Verghereto, visto che potrebbero incontrarsi esattamente con le stesse persone alle quali vieta di svolgere tali pratiche nel suo territorio comunale?». E come mai non gli «è venuto in mente di vietare ai propri cittadini di recarsi al mercato settimanale del mercoledì a San Piero» o agli uffici postali del Comune di Bagno di Romagna?

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