Coronavirus, il Comune di Ravenna fa slittare le scadenze fiscali

Ravenna

Pronta a Ravenna una serie di misure fiscali a favore delle imprese. Lo ha annunciato il sindaco Michele de Pascale agli imprenditori riuniti ora per fare il punto della situazione sul Coronavirus e i danni alle aziende del territorio. "C’è tutta la disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale a valutare insieme le azioni locali da mettere in campo e sollecitare quelle di carattere regionale e nazionale", ha spiegato il sindaco.

In particolare, l'indirizzo dell’amministrazione è quello di adottare o farsi promotrice di una serie di misure riguardanti l’ambito della fiscalità locale e delle rette dei servizi comunali, ad aiuto e sollievo di imprese e famiglie. "Oggi apriamo un confronto con tutte le parti interessate che richiederà approfondimenti tecnici. Abbiamo pensato di mettere in atto alcuni provvedimenti che vanno verso il posticipo delle scadenze dei pagamenti dei tributi locali, che maturino prima della stagione estiva, rinviandoli quantomeno al periodo successivo ad essa".

Per Tosap e Icp (tassa di occupazione del suolo pubblico e pubblicità permanenti), scadute il 31 gennaio, si sta valutando comunque la possibilità di posticipare il termine ordinario di pagamento almeno a dopo la stagione estiva. "Stessa cosa - ha continuato de Pascale - desideriamo fare per quello che riguarda la Tari e l’Imu dovute dalle imprese. I Comuni hanno infatti la facoltà sulla base delle recenti novità normative di posticiparne la scadenza del 16 giugno. Per quel che riguarda l'IMU è chiaro che per alcune imprese sarà un beneficio mentre per altre, quelle che sono in affitto, non lo sarà. Per questo mi faccio promotore di un appello ai proprietari che, come gesto di solidarietà e coerentemente alle proprie possibilità, concedano proroghe almeno di pari importo ai loro affittuari".

Al lavoro anche sulle rateizzazioni di Ravenna Entrate. "Laddove ci siano dei piani di rateizzazione approvati, che si possa fare un congelamento del rateo su richiesta. Poiché stiamo parlando di provvedimenti che spostano in avanti i pagamenti, ma non li annullano, sulla Tari ci sentiremmo di farci promotori presso il governo di una richiesta di intervento straordinario a copertura di quanto dovuto da parte delle imprese in difficoltà".

Aggiunte il sindaco: "Riteniamo che in larga parte gli oneri debbano essere in capo allo Stato, però non ci tiriamo indietro per quanto nelle nostre facoltà. Sul tema del credito sappiamo che l’Abi si è già mossa, anche nei confronti del Governo, per quanto riguarda interventi sui mutui. Sono a disposizione a fare incontri con gli istituti di credito per condividere informazioni e analizzare situazioni territoriali. Nell’ambito della promozione turistica è importante intervenire con azioni di promozione su vasta scala, alle quali la Regione sta già pensando, che però vanno messe in campo nel momento in cui si è in grado di rendere il territorio completamente fruibile”.

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