Coronavirus, a Cervia i bagnini chiudono la spiaggia. "Non venite fino al 2 aprile"

Cervia

CERVIA. La Cooperativa bagnini di Cervia chiude le spiagge e chiede ufficialmente a tutti i 200 imprenditori balneari associati di sospendere ogni attività di bar e di ristorazione fino a giovedì 2 aprile per attenersi "con scrupolo, rigore e senso civico alle disposizioni fornite dalle istituzioni per l'emergenza coronavirus".

La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione straordinario di lunedì 9 marzo, subito dopo le ultime affermazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha dichiarato tutta Italia zona protetta per evitare spostamenti, assembramenti e di conseguenza, contagi. Ma la scelta è anche successiva all'afflusso massiccio di persone domenica scorsa al mare. "È comprensibile la voglia di stare all’aria aperta ma oggi, nel giro di poche ore, la situazione è cambiata. La soluzione al problema del Coronavirus dipende dalla capacità di limitare volontariamente gli spostamenti e chiede a tutti un sacrificio inevitabile per chi ha a cuore la incolumità del nostro Paese. Siamo certi - spiega una nota - che tutti quanti aderiranno rafforzando il valore della responsabilità sociale, della coesione e del rispetto per le istituzioni che contraddistingue i nostri imprenditori. È il momento delle decisioni e come in altre occasioni la Cooperativa Bagnini di Cervia si impegnerà fino in fondo per onorare i valori di solidarietà e di eticità indispensabili per garantire il senso di appartenenza ad una comunità in nome di una grande responsabilità, che è quella di sconfiggere un virus mondiale che si può debellare solo con la solidarietà e il rispetto delle regole che ci vengono richieste dal Governo".

La Cooperativa bagnini di Cervia fa appello anche ai turisti invitandoli a non spostarsi nei prossimi giorni, dando un arrivederci appena l'emergenza sarà terminata sulle spiagge di Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata. “Non ci sono più i margini per ospitare turisti e visitatori sulle spiagge di Cervia - ha spiegato il presidente Fabio Ceccaroni  -. Nel weekend dell’8 marzo abbiamo visto tantissime persone spostarsi per raggiungere la nostra costa per cui abbiamo deciso di chiudere le spiagge di Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata per quanto riguarda i servizi degli stabilimenti balneari aperti con la somministrazione di servizi, ristorazione e altro. È una misura di cautela che non possiamo esimerci dal prendere per disincentivare il pubblico ad assembrarsi sulle nostra spiagge in un momento di crisi sanitaria che può essere sconfitto solo con la quarantena volontaria di ognuno di noi. Inoltre chiediamo ai nostri “amici” e ai nostri turisti di restare in casa. È una misura temporanea ma è chiaro che è una necessità obbligatoria per quanto riguarda la nostra incolumità e quella di tutti gli italiani”.

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