Coronavirus, apertura scuole: oggi la Regione Emilia-Romagna prenderà una decisione

AGGIORNAMENTO: Rinviata a domani (sabato 28/02/2020) la decisione sulla riapertura o meno delle scuole in Emilia Romagna. Attesa per oggi, la giunta regionale ha preso ulteriore tempo per valutare il da farsi.

Fino a ieri i “rumors” lasciavano presagire un prolungamento della sospensione delle lezioni. Ma nelle ultime ore sembra aver preso quota l’ipotesi di un ritorno sui banchi di scuola la prossima settimana. La risposta al quesito che in questi giorni ha attanagliato tutti i genitori si conoscerà oggi quando la nuova giunta regionale che si insedierà in viale Aldo Moro deciderà in merito. «Ci sono molti auspici in queste ore, affinché si cerchi di allentare la presa e tornare ad una situazione più normale. Ci rendiamo tutti conto che non siamo di fronte ad una situazione che al momento desti preoccupazione sul piano della qualità e della pesantezza della malattia. Sono il primo ad auspicare che questo allentamento delle condizioni possa essere preso per dare un segnale ai cittadini, alle famiglie e anche ai ragazzi che sono a casa da scuola».

E’ quanto affermato ieri dall’assessore alla sanità dell’Emilia-Romagna, Sergio Venturi, sulla possibile riapertura delle scuole da lunedì. Ma oggi Venturi cederà il testimone al nuovo assessore Raffaele Donini e sarà quindi il nuovo esecutivo a decidere sulla riapertura o meno degli istituti scolastici. «Non ho orientamenti – ribadisce l’assessore uscente dopo le parole di ieri su un’eventuale chiusura prolungata oltre questa settimana – e credo che la decisione della giunta sarà ponderata. Si ragionerà sulla base delle valutazioni fatte con i tecnici in maniera approfondita. Non serve la mia opinione da genitore» sorride Venturi.

Commenti

  1. Io sono una mamma ma parlo da cittadino normale come tanti , io mi baso sulla logica dei fatti se l’incubazione è di 15 gg ha più senso prolungare che riaprire visto come stanno aumentando i casi .
    Grazie e buona serata

    • Io che sono un ragazzo, ho paura di essere contagiato perché se solo un alunno della mia scuola è contagiato e i sintomi non si sono ancora presentati o per qualche motivo è andato a scuola presto contagierà tutti noi e cosí noi contagieremo la nostra famiglia, questo potrebbe portare a 1200 infettati solo nella Aosta a Reggio Emilia e cosí i nostri genitori obbligati dal lavoro e x sostenere la famiglia avranno contatti con altre persone, ex: mia madre é una prof e se fosse infettata a da me contagerebbe la sua scuola. Potrebbe succedere e su 600 alunni 1 potrebbe essere contagiato. Consiglio fortemente di chiudere le scuole. Ti prego Bonaccini sostienici.👍👍👍

  2. Il buon senso e il periodo di incubazione (14 gg) porterebbe alla decisione di lasciare le scuole chiuse anche la settimana prossima. Contrariamente non avrebbe senso il provvedimento adottato la settimana scorsa (considerati i quasi 100 casi registrati a Piacenza).

  3. Ma quale chiusura…che si torni ciascuno al proprio posto. Abbiamo chiaro tutti oramai che di tratta una influenza, certo più contagiosa del solito ma pur sempre influenza. Sì adotti il buon senso SEMPRE !! Quando si è influenzati si resti a casa, che sia o meno coronavirus. Non si ha mai bisogno di eroi.. e non ne servono. Sì proteggano i soggetti a rischio, perché chi è sano e predica una città blindata senza scuola e senza lavoro…non risolve nulla andandosene a zonzo… IN COMPAGNIA E A CONTATTO CON CHIUNQUE. O sbaglio ??? Buona salute a tutti

  4. Io sono un soggetto a rischio. Non c’è altre a soluzione per proteggere me e chi sta come me se non limitare i contatti al massimi tenendo chiuse le scuole e i luoghi di ritrovo. Se i ragazzi il pomeriggio si vedono sono al massimo 7-8, a scuola sono da 600 a 1200 e sugli stessi mezzi pubblici con altre migliaia di persone. Questo è buon senso. Ma fin quando non si è dall’altra parte capisco che non si capisca.

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