Coronavirus, a Ravenna anche struttura per pazienti psichiatrici

Posti letto ad hoc per isolare i pazienti Covid che soffrono di disturbi mentali; saranno 6 i posti letto che l’Ausl attiverà una cooperativa sociale di Riolo Terme specializzata nel ramo, su richiesta dell’azienda sanitaria. Quello delle persone che necessitano di assistenza psichiatrica è un tema molto delicato se legato al Covid. L’azienda sanitaria sottolinea come «debba essere sempre valutato con cura il rischio legato all’isolamento, con particolare attenzione alle domiciliazioni in comunità e conseguentemente individuate soluzioni alternative». Per questo l’attivazione del servizio «sarà attivato solo “al bisogno”, cioè a seguito di richiesta da parte del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche» e la richiesta di attivazione va data con una settimana di anticipo all’azienda che si occupa del servizio.

La Cra Covid già attiva

Si tratta di un’attenzione particolare data alle fasce più deboli della popolazione, sulla falsariga di quanto fatto nelle scorse settimane con l’attivazione del nucleo Covid dedicato ad anziani positivi, 20 posti letto in un’area distaccata della Galla Placidia. Servizio che è attivo dal inizio novembre e ha la funzione di ospitare le persone non autosufficienti che risultano positive al virus, ma che non necessitano di un ricovero ospedaliero perché asintomatiche o con sintomi lievi. «I locali permettono una completa separazione dalla casa residenza e il personale ha maturato una preziosa esperienza in materia di contenimento del contagio con la gestione del nucleo osservazionale avvenuta la scorsa primavera, durante la prima ondata». La Cra e il Nucleo Covid sono totalmente separati: hanno differenti ingressi, sia per il personale che per i fornitori, nessun collegamento interno e nessuno spazio comune. Anche gli operatori del Nucleo sono esclusivamente dedicati a questo tipo di servizio.

Ospedali verso il terzo livello

L’Ausl Romagna intanto sta per passare, come anticipato dal direttore sanitario Mattia Altini e confermato ieri dal direttore generale Tiziano Carradori, al terzo livello. Quello di massima allerta che prevede la possibilità di differire la programmazione dell’attività ordinaria e di aumentare i posti letto in terapia intensiva complessivo in Romagna un totale di 529 posti letto complessivi dedicati a pazienti covid, di cui 75 tra terapia intensiva e sub-intensiva.

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