Coronavirus, a Imola 9 positivi in più e un nuovo decesso

Imola

IMOLA. È un po’ una doccia fredda per Imola: 9 casi positivi e 1 un decesso. È quanto il bollettino dell’Ausl ha reso noto ieri riportando l’ottimismo di una uscita anticipata, rispetto ad altre zone, dalla famigerata fase 1, indietro di un passo. La persona deceduta è un 78enne residente a Medicina che risultava ricoverato a Bologna nella prima fase della pandemia, già un mese e mezzo fa, è la 38ª vittima del Covid sul nostro territorio.
Nuovi positivi
Quanto ai nuovi positivi refertati, in tutto 9 persone (8 residenti ad Imola ed 1 a Medicina), l’Ausl però sottolinea che «il dato va contestualizzato in una fase in cui l’Azienda sta investendo energie per stringere le maglie del setaccio dei casi e del tracciamento dei contatti stretti: infatti 4 dei nuovi casi di oggi sono del tutto asintomatici». C’è anche da dire che anche fra gli accessi al pronto soccorso, i sospetti casi di Covid sono un po’ più dei giorni scorsi ma comunque un numero contenuto: sui 63 accessi fra martedì e ieri mattina sono infatti 16 in tutto i ricoveri di cui 4 Covid correlati. In ospedale a Imola poi i ricoverati sono 7 in Medicina-Covid, 5 in terapia intensiva, 1 in Ecu, più altri 6 al reparto post acuti di Castel San Pietro. Calate a 11 le persone ospitate all’Euro Hotel. Complessivamente Nel circondario salgono quindi a 375 i casi refertati come positivi dall’avvio della pandemia su un totale di 4.076 tamponi effettuati: 216 maschi, 159 femmine; 23 con 85 e più anni, 70 tra i 75 e gli 84 anni, 80 tra 65 e i 74 anni, 196 tra i 14 e i 64 anni (e più precisamente 55 nella classe d’età 14-39 e 141 tra i 40 e i 64) e 6 al di sotto dei 14 anni. «Di questi, i casi attivi, ossia ancora positivi, sono 138 (41 a Medicina, 58 a Imola, 13 a Castel San Pietro, 5 a Castel Guelfo, 3 a Dozza, 2 a Mordano, 2 a Borgo Tossignano, 1 Casalfiumanese e 13 fuori dal Circondario); 199 sono invece i guariti con doppio tampone (103 a Medicina, 65 a Imola, 17 a Castel San Pietro, 4 a Mordano 3 a Dozza, 2 a Borgo Tossignano, 2 a Casalfiumanese, 2 a Castel Guelfo, 1 fuori dal Circondario) e 38 i decessi (28 a Medicina, 5 a Imola, 3 a Castel San Pietro Terme, 1 a Dozza, 1 residente fuori dal circondario)», riportano gli stessi uffici dell’Ausl.
Misure organizzative
Da oggi, con il trasferimento dell’ultima paziente dall’Emergency care unit al reparto Covid internistico, le funzioni del reparto Ecu nato alcune settimane fa come supporto di subintensiva, vengono trasferite in Medicina di urgenza (3° piano del DEA) in postazioni appositamente attrezzate, mentre l’Osservazione breve intensiva torna nell’area Pronto soccorso a partire dal 4 maggio. «Il personale medico e infermieristico del Pronto soccorso continuerà ad assicurare anche in Obi l’avvio del trattamento con tecniche di ventilazione non invasiva, in attesa del trasferimento del paziente nel reparto Covid più adatto al caso –fa sapere l’azienda sanitaria –. L’Ecu diventa una funzione stabile all’interno del Dea (il Dipartimento di emergenza) e le straordinarie competenze sviluppate dagli operatori in questo periodo di emergenza sulle tecniche di ventilazione non invasiva, saranno ulteriormente implementate perché costituiscono per la nostra Azienda Usl un patrimonio professionale particolarmente importante». Per ora resta invece al suo posto la tenda di pre triage esterna e rimane invariata anche l’estensione del Pronto soccorso generale negli spazi del Pronto soccorso ortopedico.
Medicina di continuità
L’Ausl ricorda inoltre che nel corso del lungo week end di ponte con la festività del 1° maggio restano a disposizione dei cittadini gli Ambulatori di continuità assistenziale a Imola (via Caterina Sforza, 3), alla Casa della Salute di Castel San Pietro Terme (via Oriani 1), alla Casa della Salute di Medicina (via Saffi 1), alla Casa della Salute di Borgo Tossignano (via dell’VIII Centenario, 4), con la presenza dei medici di medicina generale nei prefestivi dalle 8 alle 12 e dei medici di continuità assistenziale dalle 12 alle 20 dei prefestivi e dalle 8 alle 20 dei festivi. Restano ferme le modalità di sicurezza già attive che impongono ai cittadini che accedono di seguire le indicazioni nei cartelli, con chiamata preventiva agli ambulatori per il pre-triage telefonico. Infine, si invitano ancora una volta i cittadini ad allertare il medico di famiglia (dalle 8 alle 20 dei feriali non prefestivi) o il medico di continuità assistenziale (di notte, il sabato e prefestivi e la domenica e festivi) al numero verde 800 040 050 in caso di insorgenza di sintomi quali febbre, tosse, grande stanchezza, difficoltà a respirare e alterazioni di gusto o olfatto, per poter diagnosticare tempestivamente l’eventuale infezione da virus.

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