Coronavirus a Cesena e leggi: multa mentre andava dal padre morente

Cesena

CESENA. Multato di 533 euro mentre si stava spostando da Cesena per andare… al capezzale del padre morente.
Una situazione di emergenza e di necessità “contingente urgente” che non è stata in alcun modo presa in considerazione dai poliziotti che hanno fermato e multato S.G., 49 anni residente a Cesena.
La storia prende vita attorno al 10 di aprile, quando il cesenate si mette al volante in A14 direzione sud. Da casa il fratello e la madre lo hanno chiamato. Il padre sta male, anzi malissimo. Sembra alla “fine del percorso” e la sua presenza al capezzale del genitore sarebbe necessaria al più presto per alleviare (per quanto possibile) almeno le sofferenze dell’animo, visto che per quelle fisiche poco serve.
Il 49enne si informa. Chiede come poter fare anche all’Ausl. Si fa inviare dalla Puglia la documentazione medica inerente il genitore. Necessita di cure palliative contro il dolore. Quando si ha un tumore questa è sempre l’ultima fase prima della morte.
Il 49enne dunque in auto parte in direzione sud. Tutto bene fino a quando, ancora in autostrada, complice il fatto che le corsie sono quasi deserte ed una vettura in marcia si nota subito, viene fermato dalla polizia stradale di Foggia. Mostra la documentazione medica, si prepara a compilare l’autocertificazione. Ma niente… Gli agenti lo multano di 533 euro.
Il cesenate raggiunge comunque Canosa di Puglia, residenza dei genitori. Dove il 22 aprile, 12 giorni dopo la sanzione, suo padre muore.
Ora per cancellare la sanzione e la sensazione di ingiustizia subita servirà come minimo un ricorso al Prefetto. Che una volta tornato in Romagna ha già fatto predisporre dal suo avvocato cesenate.

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