«I nostri autovelox sono presenti nell’elenco pubblicato dal Ministero, ma invece di figurare con il nome Coriano, risultano operativi col codice catastale del Comune: D004». Il sindaco Gianluca Ugolini spiega così il piccolo giallo apertosi lunedì mattina quando, nel sito online del ministero delle Infrastrutture, digitando la parola Coriano, oppure Comune di Coriano, non risultavano i quattro impianti per la rilevazione della velocità: due in postazione fissa lungo la statale Ss72 Rimini-San Marino, e due in postazione mobile. «Appena ricevuta la telefonata del Corriere ho verificato con gli uffici perché nell’elenco del ministero delle Infrastrutture i nostri quattro autovelox non figurassero con la dicitura Coriano – spiega il sindaco -. E, nel pomeriggio, abbiamo capito che sono stati autorizzati col codice catastale del Comune, il D004 appunto, e col codice degli impianti, il Cmrnp 200. Comunque, i nostri autovelox sono regolarmente presenti nell’elenco del Mit, e sono stati autorizzati dal Ministero».
Capitolo chiuso dunque: tra i 3.614 autovelox italiani autorizzati ci sono anche i quattro di Coriano. E, quindi, gli automobilisti che dovessero transitare lungo la Ss72 con direzione San Marino o con direzione Rimini dovranno continuare a tenere l’acceleratore sotto i 70 km/h, per non incorrere nella multa per eccesso di velocità.
Non solo Coriano, però, perché gli autovelox autorizzati in provincia di Rimini sono tanti altri. Parliamo degli impianti di Rimini, in via Tolemaide, in via Settembrini, davanti all’ospedale, e in via Euterpe, all’altezza della polisportiva Garden, ai quali, ad inizio estate 2026, dovrebbe aggiungersi anche quello di via Melucci a Bellariva, nei pressi dell’area individuata per il nuovo stadio dell’atletica leggera.