Un sidecar speciale, una grande avventura e tanta solidarietà. Ieri pomeriggio Davide Tura, sette anni, ha tagliato il traguardo della Transitalia Marathon a Coriano. Un arrivo carico di emozione per il piccolo riccionese affetto da una rarissima malattia genetica che compromette funzioni come camminare e parlare. Per lui, per la sua famiglia e per chi lo ha accompagnato non è stata soltanto la conclusione di un viaggio in moto, ma un messaggio di speranza lanciato da uno degli eventi di mototurismo più importanti d’Europa.
Coriano, a 7 anni Davide in viaggio su un sidecar speciale con la “iena” Zignoli

La storia
Grazie alla Cdp Ducati Perugia e all’Entrophy Rally Team, Davide ha vissuto per la prima volta una vera avventura a bordo di una Ducati DesertX Rally con sidecar speciale, costruito dall’officina Ruston di Lodi e adattato su misura con l’aiuto delle Officine ortopediche Maria Adelaide di Torino.
Il progetto è nato dall’incontro tra il padre, Simone Tura, e Simone Zignoli, volto noto de “Le Iene” e viaggiatore instancabile. «Da lì è nata questa idea straordinaria: regalare a Davide un viaggio vero, su strade bianche e percorsi sterrati, insieme a uno dei migliori interpreti dello spirito d’avventura».
La Transitalia Marathon, partita da Rimini e passata per Jesi, Arezzo e Foligno, si è conclusa ieri a Coriano, con centinaia di partecipanti da tutta Europa. Una maratona non competitiva di oltre 1.500 chilometri in 5 tappe, pensata per viaggiatori, non per piloti, con percorsi selezionati e assistiti da staff tecnico, medico e logistico.
La maratona in moto
«Con Davide ho avuto un passeggero speciale - racconta Zignoli - un bambino silenzioso che però riesce a farsi capire. Dal primo giorno, quando era timoroso e piangeva, all’ultimo, in cui rideva a squarciagola e non voleva più scendere dalla moto, ho visto sbocciare in lui il senso di libertà e di vento in faccia che la moto può regalare. Io non sono la cura, ma posso portare emozioni e sorrisi a chi vive situazioni particolari come la sua».
Zignoli ha pensato anche alla sorellina di Davide, Amelia, 11 anni, che ha condiviso alcuni momenti del percorso grazie a un sedile riservato. «Quando in famiglia c’è una situazione così difficile, qualcuno rischia sempre di restare indietro - spiega - per questo ho voluto coinvolgere anche lei».
Il film
Il viaggio di Simone Zignoli è stato interamente documentato sul suo canale Instagram @simone_zignoli grazie all’installazione di telecamere Insta360 che hanno reso la moto e il sidecar autonomi e che permetteranno di documentare in autonomia il viaggio, e diventerà parte del film ufficiale della Transitalia Marathon, dando alla storia di Davide un respiro internazionale.
Un’avventura che non si ferma qui. Quest’anno Davide e il padre avevano già compiuto un viaggio in cargo bike da Riccione a Santa Maria di Leuca per sensibilizzare l’opinione pubblica. «La ricerca si ferma dove si fermano i fondi - afferma Tura - ma i bambini come Davide hanno diritto a uno studio e a una terapia come per tutte le altre malattie». Le cure sono legate alla ricerca, se un problema non viene esposto non può essere risolto. Ben vengano iniziative come questa – conclude - che accendono i riflettori su patologie dimenticate. Vogliamo che chi ha competenze e possibilità si unisca a noi per sostenere la ricerca sulle malattie rare».