Coopstartup, scommessa vincente per dare un futuro al movimento

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RAVENNA. La promozione cooperativa negli ultimi due anni ha trovato uno strumento molto efficace in Coopstartup: a parlarne è Emiliano Galanti, responsabile del progetto promosso in modo congiunto da Legacoop Romagna, Coopfond e Coop Alleanza 3.0.
L’evoluzione
«La prima edizione è andata bene: hanno partecipato 30 gruppi e i quattro progetti vincitori sono già stati trasformati in cooperative. Visto il successo, al contrario di quanto si fa a livello nazionale, in Romagna abbiamo deciso di non limitare Coopstartup a un percorso di formazione, ma di farlo diventare un progetto culturale».
Considerando i risultati lusinghieri, quindi, Galanti ha presentato un emendamento al documento del congresso nazionale di Legacoop – in programma da ieri a domani a Roma – riguardante proprio Coopstartup: si parte dalla considerazione che il progetto ha innovato il modo di fare promozione cooperativa nei territori passando da una modalità spesso passiva ad una proattiva. «Abbiamo ritenuto che la formazione cooperativa meritasse più attenzione: per questo l’abbiamo messa tra i punti del programma di Legacoop Romagna da presentare prima all’assemblea regionale e quindi a quella nazionale. La motivazione è che non c’è un futuro per il nostro movimento se non nascono nuove cooperative che coinvolgano in primis i giovani».
Il reclutamento
Un obiettivo, quello di costruire una cultura cooperativa nei nostri territori, che veda Legacoop Romagna impegnata, insieme ai vertici regionali dell’associazione, nell’elaborazione di progetti che a cominciare dal 2020 coinvolgano le quarte e le quinte classi delle scuole superiori. «Lo scopo è fare in modo che ai nostri bandi partecipino sempre più persone: ovviamente per sostenere questo sforzo servono risorse e per questo siamo grati a chi ci sta aiutando a portare avanti le nostre iniziative».
Modello da imitare
L’educazione cooperativa che viene fatta attraverso Coopstartup ha innanzitutto il pregio di fare parlare in modo positivo del sistema Legacoop e anche di permettere di conoscere il modello cooperativo: in questo modo la cooperativa viene percepita come un modello di impresa alternativo rispetto a quelli che vengono insegnati agli studenti.
Negli ultimi anni, anche grazie a Coopstartup, i percorsi di promozione e supporto alla nascita di nuove cooperative si sono consolidati su tutto il territorio nazionale, aumentando la capacità progettuale e di intervento per lo sviluppo di nuove cooperative innovative. «Vista l’efficacia dello strumento, vogliamo iniziare con Coopfond una riflessione che coinvolga tutto il sistema Legacoop, in una logica di miglioramento continuo delle politiche di promozione, al fine di adattarle ai mutati bisogni della società». I tre punti su cui è possibile intervenire per migliorare Coopstartup sono il consolidamento, delle attività di promozione, l’erogazione alle cooperative (anche a quelle nascenti) di servizi di qualità, cosa che in questo momento non tutte le Legacoop territoriali sono in grado di garantire, e un supporto all’accelerazione che riduca al minimo il tasso di mortalità di queste nuove cooperative qualificando l’intero sistema come un vero incubatore diffuso.

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