La nuova consulta delle ragazze e dei ragazzi pensa al futuro di Imola

Imola

IMOLA. La nuova Consulta dei ragazzi si è messa al lavoro. Dopo la seduta di insediamento avvenuta il 17 dicembre scorso, qualche giorno fa la Consulta delle ragazze e dei ragazzi della Città di Imola ha tenuto il primo incontro operativo. È stata l’occasione per i 49 componenti, alunne e alunni delle classi quarte delle scuole primarie e dalle classi prima e seconda delle scuole medie degli Istituti comprensivi imolesi, di riflettere sull’ordine di importanza dei diversi obiettivi proposti da ognuno di loro, verificando la possibilità reale di concretizzarlo e il percorso necessario per raggiungere il risultato. Al termine dell’incontro, ogni gruppo ha condiviso il proprio lavoro con il resto dei ragazzi, rimandando al prossimo incontro un ulteriore approfondimento dei temi emersi. Eletti nel novembre scorso dai compagni sulla base di un “programma elettorale” nel quale hanno presentato proposte, progetti, idee per la scuola, la comunità locale, la città, i 49 componenti della Consulta rimarranno in carica per il biennio 2019/2020 e 2020/2021.

Nel corso della cerimonia di insediamento, a tutti i 49 componenti il Commissario Nicola Izzo ha consegnato una copia della Costituzione italiana e l’attestato di nomina, sottolineando che «la Costituzione è la base della democrazia, su cui vive un Paese. Dalla Costituzione discendono tutte le norme che regolano il nostro vivere civile». Il Commissario ha poi invitato i ragazzi «ad essere sempre riflessivi e critici verso le nuove forme di comunicazione, per un uso intelligente e prudente delle tecnologie mediatiche della cosiddetta rete, ed a farsi promotori e paladini del dialogo tra famiglia e scuola». La Consulta, avviata a Imola nell’anno scolastico 2007/2008, costituisce un’occasione per bambini e ragazzi di partecipazione alla vita della comunità e di apprendimento ed esercizio di una cittadinanza attiva. La Consulta consente infatti a ragazze e ragazzi di occuparsi di aspetti della loro vita quotidiana, di approfondire la conoscenza su temi e contenuti dell’organizzazione del territorio, di immaginare, proporre e partecipare alla progettazione e realizzazione di proposte e soluzioni finalizzate a un miglioramento della qualità della loro vita e di quella di tutta la comunità.

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