Confcommercio, scontro Rimini-Forlì sugli aeroporti

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Confcommercio contro Confcommercio. Lo scalo di Rimini e quello di Forlì rischiano di riaprire la “guerra dei cieli” che già in passato ha lasciato sul campo “morti e feriti” (con il fallimento della società di gestione del Fellini e un procedimento ancora aperto in tribunale).

Così se il presidente dell’Ascom riminese Gianni Indino attacca: «Forlì rischia di cannibalizzare un mercato che al momento non ha numeri in esubero», dall’altro l’Ascom di Forlì (unitamente alla Confesercenti) replica: «Inspiegabile pessimismo».m Rimini

Sulla carta, secondo le linee dettate dalla Regione, Rimini deve avere una vocazione più turistica, mentre Forlì dovrebbe puntare, oltre che sull’aviazione civile, sul traffico cargo, sulla manutenzione e sulla scuola aeronautica. È però già un fatto – come sottolineato dalla presidente degli albergatori riminesi, Patrizia Rinaldis – che «un terzo delle rotte già coincidono e la concorrenza sia inevitabile».

«Sugli scali romagnoli – fa notare Indino – serviva una vera strategia d’insieme che non c’è stata. Pur credendo fermamente che ogni azienda è libera di porsi sul mercato come meglio crede, tra Rimini e Forlì c’è il rischio di innescare una concorrenza territoriale negativa. Un volo su tre dei due aeroporti ha le stesse mete, dunque sarebbe servita molta più selezione delle rotte, con maggiore supervisione della Regione. Ma così non è stato».

Il presidente Indino aggiunge: «Ora sentiamo affermare che il Ridolfi sarà un nuovo hub turistico, affermazione che supera la realtà dei fatti. Evidentemente, di là dal Rubicone, non si è capito che l’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino non ha mai lavorato solo per Rimini, ma per tutto il territorio. I riminesi non sono campanilisti, ma si sono stancati di stare zitti. Da anni lavoriamo per riqualificare il turismo e aprire nuovi canali di promozione e dall’altra parte che cosa si fa? Si innesca una concorrenza pesante nello spazio di qualche chilometro per servire meglio il turismo forlivese. Speriamo di non dover raccogliere nuovamente i cocci: il nostro territorio non può più permetterselo. Dividere la torta rischia di fare rimanere tutti affamati».ì

Da Forlì il presidente di Confcommercio, Roberto Vignatelli fa sapere che «la linea operativa del Ridolfi è quella di non entrare in concorrenza con gli altri aeroporti e di non agire sulle compagnie aeree già contrattualizzate da altri. E le compagnie operanti su Forlì non sono attive su Rimini».

Vignatelli spiega che «dalle rappresentanze di Confcommercio e Confesercenti di Forlì, Cesena e Ravenna è stata creata la Dmc InRomagna ospitata all’interno del Ridolfi, a conferma di una ritrovata armonia sul nostro territorio».

Le associazioni di categoria concludono: «Ci sembra assolutamente fuori luogo, sia da parte di Patrizia Rinaldis (Aia Rimini) sia del sindaco Gnassi, cercare sempre di creare fratture e rivolgersi alla Regione manifestando una sorta di ius primae noctis, quando invece alcune rotte riminesi sono sorte dopo l’annuncio di quelle forlivesi che, tuttavia, non pensiamo proprio siano lesive dell’imprenditorialità e dell’autonomia commerciale di ognuno. Stiamo lavorando per un futuro rilancio, non ci interessano sterili polemiche. Auguri e buon lavoro anche a Rimini».

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