Concessioni, bagnini di Rimini favorevoli alla mini proroga

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Il governo conferma la “mini proroga” delle concessioni balneari: pochi mesi (tre o quattro al massimo) usando la leva dei decreti attuativi della legge sulla Concorrenza. Conferma tutto il presidente di Confartigianato imprese demaniali, Mauro Vanni, al termine dell’incontro (ieri a Roma) con i ministri Raffaele Fitto (affari europei) e Daniela Santanchè (turismo). Un nuovo modo di procedere che di fatto depotenzia gli emendamenti al “Milleproroghe” firmati da Lega e Forza Italia e destinati a spostare di uno o due anni la scadenza delle concessioni fissata al 31 gennaio. Lo sanno tutti, ormai: la direttiva Bolkestein vieta il rinnovo automatico affidandolo invece a gare pubbliche.

“Come si cambia”

«Il governo ha esposto la volontà di uscire dalla questione del rinnovo delle concessioni - assicura il presidente Mauro Vanni - utilizzando la via dei decreti attuativi della legge sulle Concorrenza». In soldoni. «Un periodo legislativo che vuole superare l’ipotesi della proroga della scadenza delle concessioni, proroga che rischia di essere contestata dall’Europa e impugnata dai Tar a causa della sentenza del Consiglio di Stato. Proroga che potrebbe mettere la categoria nella impossibilità di accedere ai finanziamenti del Pnrr». I ministri hanno comunicato l’intenzione di «procedere alla proroga dell’approvazione dei decreti attuativi della legge Concorrenza e, nelle more, di volere lavorare sui contenuti dei decreti per la riassegnazione delle concessioni, di concerto con le rappresentanze della categoria». Il presidente Vanni conclude indicando i punti cardine. «Priorità assoluta nel definire una condizione di stabilità che consenta ai concessionari di fare valere la propria professionalità e di poter pianificare investimenti che allo stato attuale sono impossibili e immaginare uno slot di qualche mese per impostare insieme al governo i criteri delle gare, per evitare le battaglie legali».

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