Con il nuovo liceo musicale Rimini punta al titolo dell'Unesco

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Non solo la candidatura a “Capitale italiana della cultura nel 2025”, Rimini punta anche al riconoscimento dell’Unesco quale “Città creativa per la musica”.

Una mano in questo percorso la potrà dare l’attivazione a partire dal prossimo anno scolastico della prima del liceo musicale “Einstein”, con 20-25 studenti.

Un progetto, ha sottolineato la vicesindaca Chiara Bellini, che il «Comune ha sostenuto fortemente» e che appunto si «inserisce in una riforma più ampia», quella di Rimini quale «città della musica, con una storia radicata e profonda ma forse non così conosciuta».

“Musica maestro”

Una storia che porta indietro fino al 1500 quando il seminario aveva «un’importante scuola di musica» per arrivare alla realizzazione nel 1800 del Teatro Galli inaugurato nel 1857 e al presente, con l’istituto musicale Lettimi «promosso» conservatorio nel 2000 e con il recente restauro del Galli distrutto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Una storia inoltre con grandi musicisti riminesi, dal pianista Enrico Pace alla soprano Laura Catrani.

Il liceo della musica

In provincia, ha proseguito Chiara Bellini, ci sono inoltre tre scuole medie con indirizzo musicale e ora arriva il liceo, negli spazi del liceo “Einstein” a «completare la filiera musicale».

Palazzo Garampi investe dunque 60mila euro in tre anni a cui si aggiungono i 10mila da parte di Sgr e il sostegno di Confindustria Romagna.

Il progetto è possibile, ha sottolineato la vicesindaca, grazie a una rete di soggetti che vede protagonista anche la Regione. E, ha ribadito, «sta dentro una visione più ampia e risveglia un interesse allargato».

Inoltre darà vigore alla candidatura a Capitale della cultura per la quale Rimini ha «molte frecce per offrire progettualità e visione e questo nuovo tassello si inserisce perfettamente».

E poi l’Unesco, ha concluso Chiara Bellini: le città creative sono 246 nel mondo, 13 in Italia di cui Bologna e Pesaro per la musica. «Il percorso è lungo ma abbiamo tutte le carte in regola per creare un progetto virtuoso con la città».

“Siamo proprio contenti”

«Oggi è un giorno da festeggiare», ha affermato l’assessora regionale alla Scuola Paola Salomoni collegata via web. La conferma che «se nelle scuole si fa fatica a reggere la pandemia, comunque si investe sul futuro». Insomma, «anche se sono giorni complicati, oggi è un’occasione per celebrare». In Emilia Romagna sono quattro i licei musicali e aprire una nuova scuola è «motivo di orgoglio e stimolo».

Dello stesso avviso la presidente dell’Assemblea legislativa regionale Emma Petitti: «Dopo 10 anni di attesa portiamo a casa un risultato enorme», da qui «l’orgoglio per avere dimostrato di essere una comunità». Dopo due anni di «pandemia in cui la scuola ha sofferto tantissimo, rendere centrale l’Istituto musicale è un grande risultato».

Esulta anche la consigliera provinciale e sindaco di Santarcangelo, Alice Parma: «Le istituzioni fanno bene quando cercano di rispondere alle attitudini del territorio». Certo, non ha nascosto, è stato un «percorso complesso, anche per il momento che vive la scuola, ma siamo stati molto compatti».

Il liceo scientifico “Einstein”, ha spiegato il preside Christian Montanari, «ha sposato subito il progetto, sostenuto anche dall’Istituto Lettimi».

Gli ha fatto eco il direttore Ludovico Bramanti: «È un tassello molto importante per la città, la filiera della musica è fondamentale per la didattica e per progetti importanti per il futuro di Rimini», in attesa che si completi quest’anno la statizzazione. Il nuovo liceo creerà da ultimo continuità anche con l’istituto comprensivo “Alighieri” che ha due sezioni musicali.

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