Alluvione Emilia-Romagna, come aiutare

VolontariatoInformazioni utili per fare volontariato suddivise per località:Bologna Area Metropolitana:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiEeIGSpfooB-cAJIaoI-K_aAp9W_wwhwKzFwL8EyTT5mIVw/viewformCesena:https://www.volontarisos.it/user/index.phpCervia:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclceKT5KSnooMwYLyMyQO7mh080nIniirSc4ALJwU798FkCQ/viewformoppure chiamare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30.Ravenna:Inviare un’email a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto puoi offrire.Imola:https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/sicurezza-e-protezione-civile/emergenza-maltempo/come-aiutareForlì:Chiamare al numero 0543 712301...

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Coltellate a Marina, l’aggressore: «Mi sono solamente difeso»

Resta in carcere Grisel Allgjata, il 30enne albanese fermato dai carabinieri della Compagnia di Rimini con l’accusa di tentato omicidio per aver ferito con due coltellate un 38enne all’alba di venerdì scorso a Marina centro. Assistito dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Umberto De Gregorio, l’uomo ha risposto per oltre un’ora alle domande del Gip Lucio Ardigò. Sessanta minuti in cui ha raccontato la sua verità: «Mi sono solamente difeso». Ovvero che lo scontro con il ferito e due suoi amici è avvenuto in due fasi differenti. La prima è iniziata alle 5,30 quando, terminato il turno di lavoro, è entrato nel bar davanti casa per prendere una birra. Lì, quattro persone, secondo la sua ricostruzione, hanno iniziato a prenderlo di mira: accusavano suo cugino d’aver avuto a che dire con il figlio di uno di loro. Cacciati dal barista la discussione era proseguita in strada fino a quando il gruppetto gli sarebbe salato addosso e avrebbe iniziato a picchiarlo. Riuscito a mettersi al sicuro era andato a casa. Presa la bicicletta si è quindi messo alla loro ricerca. Con tre di loro si è quindi ritrovato faccia a faccia in via Giusti. «Erano armati di bastoni e manganelli – e quando mi hanno visto mi sono corsi incontro – ha specificato al giudice – ed hanno iniziato a colpirmi». Ed è stato allora «che estraevo dai pantaloni il coltello e ne colpivo uno». Coltello che dopo averlo perso ha recuperato e poi gettato in un tombino di viale Tripoli.

L’altra versione

Ricostruzione confutata da uno dei tre aggressori. Ai carabinieri ha raccontato d’aver visto Grisel Allgjata sbucare all’improvviso da dietro un’auto in sosta e di aver colpito due volte l’amico «vivo per miracolo» ha scritto il Pm nella richiesta di convalida. Il testimone ha raccontato quindi che l’albanese aveva messo lui nel mirino. Schivati i colpi ha spiegato d’aver reagito colpendolo con un paio di pugni in faccia, «ma per tutta risposta lo straniero ha ritentalo nuovamente di ferirmi». La coltellata schivata, ha invece colpito il lunotto posteriore di un’auto mandandolo in frantumi.

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