Coltellate a Marina, l’aggressore: «Mi sono solamente difeso»

Resta in carcere Grisel Allgjata, il 30enne albanese fermato dai carabinieri della Compagnia di Rimini con l’accusa di tentato omicidio per aver ferito con due coltellate un 38enne all’alba di venerdì scorso a Marina centro. Assistito dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Umberto De Gregorio, l’uomo ha risposto per oltre un’ora alle domande del Gip Lucio Ardigò. Sessanta minuti in cui ha raccontato la sua verità: «Mi sono solamente difeso». Ovvero che lo scontro con il ferito e due suoi amici è avvenuto in due fasi differenti. La prima è iniziata alle 5,30 quando, terminato il turno di lavoro, è entrato nel bar davanti casa per prendere una birra. Lì, quattro persone, secondo la sua ricostruzione, hanno iniziato a prenderlo di mira: accusavano suo cugino d’aver avuto a che dire con il figlio di uno di loro. Cacciati dal barista la discussione era proseguita in strada fino a quando il gruppetto gli sarebbe salato addosso e avrebbe iniziato a picchiarlo. Riuscito a mettersi al sicuro era andato a casa. Presa la bicicletta si è quindi messo alla loro ricerca. Con tre di loro si è quindi ritrovato faccia a faccia in via Giusti. «Erano armati di bastoni e manganelli - e quando mi hanno visto mi sono corsi incontro - ha specificato al giudice - ed hanno iniziato a colpirmi». Ed è stato allora «che estraevo dai pantaloni il coltello e ne colpivo uno». Coltello che dopo averlo perso ha recuperato e poi gettato in un tombino di viale Tripoli.