Cognome della mamma, gli imolesi restano freddi

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Nonostante adesso si possa, ancora nessun bambino a Imola porta solo il cognome della madre. La consuetudine e le norme che attribuiscono ai figli il cognome paterno ci sembrano ovvie e scontate poiché secolari, come d’altronde ne è l’origine che discende dalla centralità del ruolo del pater familias nel nucleo familiare.

A questo proposito quest’estate in Italia si è conclusa una piccola rivoluzione con la sentenza costituzionale 131 del 2022, entrata in vigore il 2 giugno. La Consulta in essa ha spiegato che non solo, come già aveva affermato, oltre al cognome del papà i figli possono prendere anche quello della mamma. Ha aggiunto che quest’ultimo può precedere quello paterno o anche bastare da solo. Ma a Imola la scelta più “radicale” non l’ha adottata ancora nessuno, almeno fino alla settimana scorsa.

Una storia iniziata 6 anni fa

A dare il primo colpo alla norma che ha radici profonde nella concezione della famiglia del diritto romano è stata sempre la Corte costituzionale nel 2016, con la sentenza numero 286. Una sentenza passata alle cronache quale sentenza del “doppio cognome” per via del fatto che per la prima volta anche il cognome materno, aggiunto dopo quello paterno, poteva essere assegnato e acquistava rilevanza. I giudici, infatti, hanno reputato incostituzionale la legge «che regolava le dichiarazioni di nascita attuando un aspetto sistematico, nella parte in cui non consentiva ai genitori, di comune accordo, di trasmettere al figlio al momento della nascita anche il cognome materno oltre a quello paterno», spiegano dall’ufficio Anagrafe di Imola. Poco dopo il Ministero dell’Interno ha emanato la circolare 7 del 2017 per indicare agli operatori nella pratica le modalità operative alla luce dell’intervento della Corte in modo da garantire «la possibilità ai neo genitori di attribuire in aggiunta al cognome paterno anche il cognome materno», aggiungono.

I cognomi imolesi

«Nello specifico nell’ufficio di Stato civile del Comune di Imola, considerando i nati tra il 2017 e il 2022, questa decisione ha portato alla registrazione con il doppio cognome di un totale di 57 nati», riportano dall’Anagrafe. Ma non è finita qui, perché solo quest’estate si è giunti all’ultimo capitolo di questa evoluzione normativa, e sempre per mano togata. Con la sentenza numero 131 di quest’anno la Corte costituzionale ha “introdotto” nuove opzioni per le famiglie. Alla possibilità dell’assegnazione del solo cognome paterno o dell’aggiunta del cognome materno si aggiungono le novità del doppio cognome con quello materno al primo posto oppure, e qui sta il vero cambiamento, del solo cognome materno.

La Corte ha specificato che «il cognome del figlio deve comporsi con i cognomi dei genitori, nell’ordine dagli stessi deciso, salva la possibilità che di comune accordo i genitori attribuiscano soltanto il cognome di uno dei due». «Sono 18 in totale i nati ai quali è stato attribuito il doppio cognome in base a questa decisione, che è entrata in vigore il 2 giugno 2022. Per ora, invece, non c’è nessun nato al quale sia stato attribuito solo il cognome materno», conclude l’Anagrafe.

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