Coconuts, pista senza abusi: tolti i sigilli dopo due anni

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Abusi edilizi al Coconuts. Assolto Lucio Paesani. Dopo 840 giorni dal sequestro, la proprietà può rimuovere i sigilli alla pista da ballo: i tendoni che permettevano di utilizzare quella fetta del locale per ballare e come ripostiglio in inverno, hanno dimostrato gli avvocati Paolo Righi e Franco Fiorenza, non erano stati montati abusivamente ma a seguito di regolare autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune e avallata dalla Soprintendenza nel 2008 sulla base di una normativa della Regione cambiata molti anni dopo.

Il caso

Correva l’anno 2019, esattamente il mese di settembre, quando i Vigili urbani (oggi Polizia locale), su ordine della Procura della Repubblica, misero sotto sequestro la pista da ballo, in quanto i tendoni che la proteggevano dalle inclemenze del tempo, secondo l’accusa, erano stati installati in assenza dei necessari permessi. I sigilli facevano seguito ad un primo intervento fatto nel dicembre del 2018 quando, l’ennesimo sopralluogo dei vigili, aveva ravvisato un ampliamento sul fronte del locale, lato lungomare, classificato come opera di edilizia libera priva dei necessari titoli abilitativi. “Tamponamenti” laterali e le coperture che di fatto consentivano di utilizzare l’area di circa 180 metri quadrati, autorizzata come opera di arredo, in pista da ballo e deposito nel periodo invernale. Tende avvolgibili che, secondo l’ipotesi accusatoria, dopo essere stati rimossi il marzo seguente, erano stati rimontati abusivamente dalla proprietà. I legali del Coconuts, grazie anche a numerosa documentazione fotografica, hanno dimostrato come quei tendoni in Pvc erano posizionati e mai rimossi addirittura dal 2003.

Nel commentare la sentenza, Lucio Paesani ricorda come inutilmente, per due volte in questi anni, abbia chiesto di poter riutilizzare l’area ricevendo un secco no «perché avrei potuto avere un indebito guadagno proveniente da un illecito». Diniego che oltre ad avergli creato un grave danno economico, lo ha costretto a lasciare a casa ben 16 dipendenti.

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