Cmc Ravenna, ieri l'udienza per l'ammissione al concordato preventivo

RAVENNA. Dentro gli uffici della Cmc è scattato il primo e importante conto alla rovescia. Davanti al giudice della sezione fallimentare ieri mattina c’erano tutti: gli avvocati del colosso ravennate dell’edilizia, i commissari nominati dal Tribunale per la redazione del piano concordatario e, come previsto per legge in questi casi, anche il pubblico ministero Lucrezia Ciriello, il cui compito sarà quello di redigere un parere sul piano presentato dalla cooperativa e, soprattutto, controllare che dietro il dissesto del gigante non vi siano reati di natura fallimentare. Ipotesi quest’ultima - è giusto sottolinearlo - che al momento non sembra essere stata valutata.

In circa un’ora di udienza davanti al giudice Alessandro Farolfi le parti in causa hanno spiegato passo per passo il piano di concordato redatto per Cmc e depositato in tribunale lo scorso 8 aprile. E poi modificato il 29 maggio in seguito ad alcune richieste di integrazione arrivate direttamente dal tribunale. Scopo dell’udienza: l’ammissione della cooperativa di via Trieste al concordato in bianco richiesto a inizio dicembre dell’anno scorso. Un tassello non solo importante, ma addirittura fondamentale di tutto il progetto di risanamento dell’azienda. Da ieri la palla è quindi passata nelle mani del collegio giudicante, che già all’inizio della prossima settimana potrebbe uscire con la propria decisione.

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