Rimini, clienti del "compro oro" contro il caro bollette e per la paura dei ladri

C’è chi porta qualche grammo per far fronte al caro bollette, chi vuole fare un bel regalo al figlio, ma anche chi ha paura dei ladri e non vuole tenersi preziosi in casa e chi vede avvicinarsi la fine dei propri giorni e decide di lasciare ai figli della liquidità: l’universo che gravita intorno ai Compro Oro risente come tutto il resto della società del combinato disposto fra l’esplosione del costo di energia e gas, l’inflazione galoppante e i riflessi della guerra in Ucraina, ma si porta con sé anche sfaccettature sociali figlie di scelte di vita e non solo di stringente bisogno economico. Lo rivelano i titolari ai vari angoli della Romagna, in una fotografia del settore fatta di spunti di riflessione e aneddoti emblematici.

La bici o il computer per il figlio

È il caso di Salvatore e Simona (Pianeta Oro), che a suon di promozione e rapporto diretto con il cliente sono diventati una sorta di personaggi pubblici. «Nel negozio che gestisco in via Marecchiese compro e basta, in quello di via Flaminia Conca mia moglie acquista e vende anche e arriva ad avere file di oltre un’ora» rivela il primo, spiegando: «La nostra attività è in crescita, anche perché ci investiamo risorse ed energie: spendiamo 200.000 euro di promozione all’anno, siamo su tutti i pullman mettendoci la faccia e su Google abbiamo 300 recensioni di un certo tenore per come ci approcciamo: cerchiamo di fare del bene alla gente, vederla uscire con il sorriso è la più bella soddisfazione e in molti casi accompagniamo le operazioni anche con regali quali una bottiglia di vino, del parmigiano, del cioccolato. Facciamo quelli che vengono chiamati scambi in abbondanza». Per tale ragione rifugge da chiavi di lettura superficiali sullo sfruttamento del bisogno: «Siamo qua per fare le persone oneste con persone che purtroppo hanno in diversi casi qualche problema. Capita ad esempio più di un vecchietto con una pensione da 500 euro che deve far fronte al caro bollette, ma ci sono anche persone che hanno gioielli in casa, hanno paura dei furti e scelgono di monetizzarli. Ognuno ha i suoi motivi per rivolgersi alla nostra attività, che è diventata un bancomat ed è l’unica che dà i soldi fuori: prima c’erano i gioiellieri che scambiavano oro con oro in un circolo vizioso, noi diamo contanti fino a 499,99 euro a persona e per cifre superiori facciamo bonifici. Viene quindi chi ha bisogno di comprare la bicicletta o il computer al figlio e anche chi vuole la macchina nuova. Succede spesso di vedere la gente uscire ed entrare in un negozio vicino per fare acquisti».

Ci chiedono i selfie

Salvatore non ha un cliente tipo, perché, rivela, «qui vengono da ovunque: Santarcangelo, Ravenna, Ancona, dalla montagna perché è una zona strategica». E dopo aver illustrato una nuova tendenza («Coppie di coniugi sugli 80 anni che vedono avvicinarsi la dipartita non vogliono tenersi oro e gioielli in casa e li monetizzano per distribuire denaro ai figli»), conclude con una curiosità: «Da quando la nostra faccia è sugli autobus con il nostro cane ci capita spesso ci fermino per strada o ci interroghino al ristorante perché ci riconoscono. Qualcuno vuole farsi anche un selfie».

C’è chi vende e chi permuta

Fausto Fustini mette insieme le due facce della medaglia con la sua doppia attività a Dozza e Cervia, dove è titolare del Collezione Giorgini di piazza Garibaldi 7. «Abbiamo acquisito la gioielleria storica a ottobre e ne abbiamo mantenuto l’insegna anche se la ragione sociale fa capo a Gioielli di Fata a Dozza, dove c’era un compro oro di una catena specializzata che ha chiuso un anno fa e ora siamo gli unici a fare anche questo servizio con un bell’incremento. Lo facciamo come servizio, non è l’attività prevalente e la differenza fra i due luoghi è piuttosto netta: a Cervia è predominante la permuta, molti scambiano e rendono gioielli per acquistarne di nuovi e più belli pur non mancando quelli che hanno bisogno di pagare le bollette o esigenze di diversa natura e vengono anche con 5-6 grammi d’oro. A Dozza in gran parte i clienti si rivolgono a noi per avere dei soldi liquidi» rivela.

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