Città visibili e molto vive: torna a Rimini il festival

Una sirena, anzi una “sirenocchia” – incrocio immaginifico tra una invitante sirena e una più nostrana abitante dei mari, la cannocchia – disegnata dall’illustratore Marco Smacchia, accompagna la nona edizione del festival Le città visibili, al Teatro degli Atti, al chiostro degli Agostiniani, al Lapidario del Museo della Città di Rimini e al Ceis – Centro Educativo Italo Svizzero.

Un palinsesto variegato orchestrato dai direttori artistici Tamara Balducci e Riccardo Amadei in nove giornate – dal 2 al 12 settembre – con l’obiettivo di presentare lo spettacolo dal vivo «in un ambiente confidenziale, a contatto con gli spettatori».

Al via con la musica

Teatro e musica, le colonne portanti del programma. Che si apre giovedì 2 settembre con Amore, morte e rock’nroll: tratto dall’omonimo libro di Ezio Guaitamacchi, vedrà insieme sul palco l’ex Marlene Kuntz e ora solista Cristiano Godano, la cantante Andrea Mirò e la vocalist Brunella Boschetti che impasteranno racconti, suoni e visioni intorno alle ultime ore di vita di David Bowie, Leonard Cohen, Lou Reed e Freddie Mercury.

Raffinato appuntamento musicale quello del 4 settembre: arriva a Rimini con “Incontro e racconto” la cantautrice Cristina Donà. In singolare “duetto” con l’illustratore Roberto Grassilli, suo amico di lunga data, che accompagnerà nei mondi, soprattutto stellari dell’artista: come quelli del nuovo album DeSidera, di cui saranno proposti alcuni brani insieme all’inseparabile Saverio Lanza.

Ancora musica sabato 5 settembre: con Davide Shorty nella formazione Straniero Duo con Claudio Guarcello alle tastiere. La musica tornerà il 12 settembre, affidata alla polistrumentista e direttrice d’orchestra Beatrice Antolini, in trio con Luca Nicolasi al basso e Donald Renda a batteria e percussioni.

Teatro

Riflettori accesi sulla sezione teatrale a partire dal 3 settembre con La coppa del santo: versione per l’era Covid del popolarissimo L’asta del santo, ideato una decina di anni fa dalla compagnia Omini giocando, letteralmente, con le vite dei santi. In scena dal 1989, mercoledì 8 settembre Marco Baliani porta a Rimini il suo Kohlhaas, spettacolo simbolo del teatro di narrazione, tratto dall’opera di Kleist. Uno scrittore acuto e davvero sui generis, Paolo Nori, e un giovane attore, Nicola Borghesi, gli ospiti di giovedì 9 settembre in Se mi dicono di vestirmi da italiano non so come vestirmi. Ovvero: Cosa vuol dire essere italiani? È un progetto che nasce come “concerto scenico” Bestie di Andrea Macaluso, dall’opera omonima di Federigo Tozzi, con Alessandro Baldinotti e Giusi Merli, al festival sabato 11 settembre.

Novità di questa edizione de Le città visibili il documentario: il 10 settembre la singolare indagine sui volti delle persone Volto manifesto di Lorella Zanardo e Cesare Cantù. Mentre, per la sezione libri, il 3 settembre Paola Turroni presenta Nel volto delle bestie (Effigie, 2021), il 9 Sabrina Foschini il suo Gli dèi bugiardi (Pequod, 2021).

Due le mostre agli Agostiniani: “100 bambini, per fare la rivoluzione e portare la fantasia al potere” è un progetto collettivo a cura di Marianna Balducci e Sabir edizioni dedicato a Gianni Rodari; e la mostra fotografica a cura di Luca Fabiani “Il mestiere delle armi”.

Domenica 12 settembre al Ceis prenderà forma un ipotetico museo itinerante a cura di Alcantara Teatro.

Info: info@lecittavisibili.com
www.lecittavisibili.com

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