Circonvallazione di Faenza, il prefetto: "Regolari i velox"

Faenza

La Prefettura di Ravenna interviene nel dibattito sull’installazione dei due velocar in circonvallazione e, con una nota inviata al sindaco di Faenza, ribadisce «la correttezza e la legittimità tecnico-giuridica del procedimento amministrativo a monte dell’emanazione del decreto prefettizio» con cui si dava il via libera ai velox.
Il decreto nei giorni scorsi era stato oggetto di un esposto presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Stefano Bertozzi, che aveva sollevato dubbi sull’effettiva validità del percorso burocratico che ha portato a collocare sull’arteria stradale i due rilevatori di velocità.
Le polemiche sono andate avanti per settimane e sono culminate in un animato dibattito svoltosi in Consiglio comunale alla fine del mese di settembre, cui ha fatto seguito un ulteriore esposto presentato alla Procura dall’associazione AutoMoto Club Romagna.
Ora, però, la risposta della Prefettura chiarisce e mette nero su bianco i dettagli dell’iter seguito per accogliere la richiesta di installazione dei velox presentata dal Comune.
Tutto regolare
Un iter, si sottolinea, nel quale è stata effettuata una «approfondita attività istruttoria» in maniera conforme «alle indicazioni contenute nella Direttiva del ministero dell’Interno - Dipartimento di pubblica sicurezza».
Verificata da parte della Polizia Stradale la sussistenza dei requisiti indicati nella Direttiva stessa, la Prefettura ha quindi regolarmente decretato l’installazione dei due velocar.
Insomma, nessuna illegittimità, e nemmeno in merito al tanto dibattuto tema riguardante la classificazione tecnica della strada, come evidenziato dai riferimenti normativi riportati nella nota.
Troppi incidenti
Quanto invece ai motivi su cui si basa l’installazione dei due rilevatori di velocità, oltre che di «caratteristiche del traffico», «condizioni planimetriche» e «eventuali difficoltà operative dell’organo di Polizia Stradale», si parla anche di «tasso di incidentalità» e gravità dei sinistri, di cui tra l’altro vengono forniti i numeri specifici.
«Nell’ultimo quinquennio – scrive in proposito la Prefettura – sono stati accertati 27 sinistri, di cui 2 mortali, uno con prognosi riservata, 9 con lesioni e 16 con soli danni a cose».
Velocità da ridurre
Le argomentazioni esposte dalla Prefettura vengono raccolte dal primo cittadino Massimo Isola, che finora era rimasto in silenzio sulla questione: «Ho il massimo rispetto per il dibattito fra le forze politiche della città, ma non sono loro a poter mettere in guardia sul cosa può essere fatto oppure no, così come accaduto in Consiglio comunale. Occorre distinguere: un conto sono le opinioni, un conto sono i binari istituzionali su cui si muovono le amministrazioni pubbliche per i procedimenti autorizzativi. Sgombrato perciò il campo dai dubbi sollevati circa la legittimità dell’installazione dei due misuratori di velocità, credo occorra essere tutti d’accordo sul fatto che la riduzione della velocità dei veicoli, insieme ad altre misure, è e resta indispensabile per aumentare la sicurezza sulle nostre strade. I dati e le statistiche sugli incidenti sono lì a ricordarcelo ogni giorno». M.D.

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