Cinema, tanti romagnoli lavorarono in "Ben-Hur"

Pietro Marra, Maurizio Lodi-Fè, Vittorio ed Elso Valentini. Un ravennate, un “riccionese” e due sammarinesi. Ci furono anche loro dietro la realizzazione di “Ben-Hur”, uno dei più celebri kolossal girati negli anni Cinquanta a Cinecittà, nella Roma ribattezzata la Hollywood sul Tevere. A portare alla luce il loro ruolo, niente affatto secondario, nel film diretto nel 1958 dal regista William Wyler, con protagonista principale l’attore Charlton Heston, è un articolo di Michele Bovi, apparso sul quotidiano online Huffington Post.

Il diktat delle majors

Quel film campione di incassi, ancora oggi tra i più noti e riproposti “filmoni” dell’epoca, fu una delle grandi produzioni statunitensi realizzate in Italia nel dopoguerra. Grazie ad una politica favorita dall’allora sottosegretario Giulio Andreotti, gli Usa trovarono in Italia condizioni favorevoli ad una rinascita della loro industria cinematografica, minacciata dall’arrivo della tv. Per l’Italia, la Hollywood sul Tevere portò capitali e lavoro, tanto che nelle produzioni furono coinvolti anche i sindacati. Ma una delle condizioni imposte dalle majors fu quella di non fare apparire nei crediti delle pellicole i nomi delle numerose professionalità italiane, pena il venir meno della nazionalità statunitense del film. Nel caso di Ben-Hur, furono parecchi i nomi “saltati”. Oltre a quelli di Marra, dei Valentini, di Lodi-Fé, quelli di Mario Soldati e Sergio Leone, che fecero parte della seconda unità di regia, e tanti altri.

Pietro Marra

A ricordare il ruolo di Pietro Marra è oggi il figlio Ferdinando, che all’epoca delle riprese di Ben Hur aveva appena quindici anni. Siamo nel 1958 e i suoi occhi di ragazzino non poterono non rimanere folgorati dalle riprese di una delle scene più memorabili del film: quella della corsa delle quadrighe. Era stato proprio il padre Pietro incaricato a reperire e addestrare i cavalli. Ma fu anche «l’auriga di uno dei 9 carri e fu la controfigura dello sceicco Ilderim» ci informa Bovi. Addestratore di animali e maestro di stuntman, Marra lavorò ad oltre 300 film. La sua figura è stata ricordata dal Comune di Ravenna con l’intitolazione del piazzale davanti alla multisala Cinema City.

I Valentini e Lodi-Fè

Furono invece rispettivamente scenografi e arredatori i due fratelli Valentini, entrambi sammarinesi. Quanto a Maurizio Lodi-Fé, fu «uomo cardine» in veste di coordinatore delle lavorazioni e «fraterno amico» di Wyler. Lavorò anche in “Elena di Troia”, “Sodoma e Gomorra”, “Vacanze romane”, fu in seguito produttore del “Conformista” di Bertolucci.

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