Ciclocross, Baroncini mette le basi per un 2023 vincente

Come lo scorso anno si è concluso con un nuovo successo organizzativo il Memorial Americo Severini di ciclocross che si è tenuto a Barbara, il rinomato borgo dell’entroterra anconetano noto per il suo Presepio Vivente.

Lo spettacolo da puro ciclocross ha fatto “gola” a uno stradista della Trek Segafredo che nel 2021 vinse il Mondiale Under 23 in Belgio: Filippo Baroncini.

Il 22enne di Massa Lombarda ha preso il via per la prima volta in assoluto a una gara di ciclocross come base di partenza per programmare il 2023 su strada e per mettersi alle spalle un finale di stagione tormentato da un infortunio al polso e alla clavicola destra, rimediato a fine agosto in Francia alla Bretagne Classic.

Buon debutto sul fango per Baroncini che, nella gara open uomini, è stato preceduto sul podio da Lorenzo Cionna e Matteo Gambuti resistendo in terza posizione nonostante il cambio di bici e quasi mezzo giro a piedi, per problemi alla catena.

«La mia presenza qui a Barbara è stata principalmente per ricominciare a fare fatica e soprattutto per divertirmi. Il percorso è stato molto tecnico e abbastanza tosto per me che sono un neofita di questa disciplina. Nel cross non sarà né la prima, né l’ultima gara. Ho in mente di farne altre per integrare la preparazione ed essere pronto per gennaio, ma a metà dicembre sarò già in ritiro con la squadra a Calpe in Spagna. Probabilmente ripartirò dall’Australia, in alternativa all’Argentina, poi a seguire tutte le classiche di primavera. Voglio sottolineare l’accoglienza fantastica da parte degli sportivi marchigiani e conservo bei ricordi in questa regione quando ho fatto la trafila giovanile. È stato un 2022 molto sfortunato, riparto da zero e vediamo cosa ci riserva il futuro. Ho provato il ciclocross solamente in allenamento ed è una disciplina tecnica in cui bisogna saper dosare le energie più che curare la potenza».

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