“Aiutamoci”. È il messaggio forte che il G.S. Progetti Scorta ha voluto lanciare a favore della ripartenza del ciclismo giovanile in regione. Un invito forte firmato a 4 mani da Silvano Antonelli del G.S. Scorta, dai direttori di corsa Raffaele Babini e Franco Chini e dal Ct delle nazionali Davide Cassani.
La Romagna è stata la culla della rinascita del ciclismo con l’attività ciclistica (dagli Juniores in su) che è ripresa in anticipo rispetto agli altri Paesi europei e addirittura prima delle gare professionistiche.
Voglia di ripartire
Il “Warm Up 2020 – Extragiro” organizzato dalla Nuova Ciclistica Placci ha dimostrato che si può fare un buon ciclismo in tempo di Covid e che la convivenza con le norme sanitarie è possibile. “Warm up” significa “riscaldamento” ed è evidente che un riscaldamento è propedeutico a quella che dovrebbe essere la vera attività ciclistica. Attività che in Romagna, dopo il “warm up”, è ancora in attesa di un secondo e definitivo start. «È un momento critico - spiega il presidente del Gs Scorta Silvano Antonelli – perché, nonostante le gare siano di nuovo possibili, molti organizzatori stanno comunque rinunciando perché impauriti dalle complicanze e dalle responsabilità insite nel protocollo sanitario. Queste singole rinunce sono in continua crescita fino a paventare il rischio, per molti atleti, di non trovare dove poter gareggiare nei prossimi mesi, mortificando la loro passione e il loro sacrificio di essersi tenuti in allenamento sin dall’inizio di stagione».
Gruppo di supporto
Il rischio concreto, come ammesso dallo stesso Davide Cassani, è che alla fine prevalga la linea più semplice e più dannosa per gli atleti: vale a dire quella di rinviare tutto al 2021. Oppure, come sta accadendo attualmente, avere un numero di gare così risicato da consentire la partecipazione a pochi atleti per squadra, quasi sempre i più competitivi. Per evitare questo rischio Antonelli, Babini, Chini e Cassani hanno messo in piedi un gruppo di supporto per aiutare chi volesse mettere in piedi una gara. «Abbiamo percepito - prosegue Antonelli - che gli organizzatori e le squadre locali hanno bisogno di consigli e di rassicurazioni. Per evitare pesanti danni al nostro movimento, serve unire in fretta gli appelli, essere coraggiosi e tornare a fare gruppo. Il momento straordinario richiede una straordinaria volontà di crederci. Credere che con un'adeguata dose di buon senso e la giusta flessibilità è possibile rispettare un protocollo sanitario, apparentemente predisposto solo per grandi scenari, e portarlo a vestito di quei normali luoghi delle gare minori, frazioni, borgate, circoli, parrocchie che sono la vita autentica, e storicamente ricca, del nostro ciclismo di base».
Sostegno gratuito
Ed è da questa esigenza che nasce l’idea del gruppo di sostegno che può contare sul supporto del Ct Davide Cassani, del direttore di corsa del Giro Raffaele Babini e dall’esperienza decennale di Silvano Antonelli e Franco Chini. «Per dare gambe - conclude Antonelli - a questo semplice ma utile proposito, ci siamo uniti in un gruppo di supporto per fornire, a titolo gratuito, ogni più utile assistenza agli organizzatori che avessero bisogno di maggiori informazioni sulle norme da applicare, facendo anche sopralluoghi, per definire le possibilità di svolgimento delle gare».