Si sapeva che il Passo dello Stelvio sarebbe stato il grande scoglio del Giro Next Gen. Quello che non si sapeva è che, più della salita, la vera selezione sarebbe stata fatta dalla giuria a tappa conclusa: 31 corridori e 4 direttori sportivi sono stati espulsi dalla corsa rosa con effetto immediato e tra questi anche l’imolese Matteo Montefiori, il ravennate Luca Collinelli e il pesarese Gidas Umbri. Una vera mietitura per il team Technipes #InEmiliaRomagna che si ritrova in corsa con il faentino Davide Dapporto (unico romagnolo rimasto in gara, ieri 21°). La decisione della giuria è stata drastica, dura ma corretta e vuole mettere un freno al fenomeno, quasi esclusivamente italiano (dei 31 squalificati, solo 7 sono stranieri), di aggrapparsi in salita alle auto quando si è nelle retrovie. Tutti gli ex ciclisti negano ma il fenomeno è conosciuto da tempo e la differenza la fanno… i numerosi tifosi muniti di smartphone ad immortalare le “gesta” degli atleti. Ne è uscito un video quasi comico con 8-9 ciclisti aggrappati ad una ammiraglia e la complicità (non punita) delle moto della Polizia. Tra l’altro non esisteva alcun rischio di arrivo “fuori tempo massimo”, con l’ultimo atleta giunto al Passo dello Stelvio in anticipo di oltre 8’ sulla soglia di eliminazione.
Esterrefatto e deluso il romagnolo d’adozione Michele Coppolillo, direttore sportivo della Technipes: «Ho parlato con i miei ragazzi: non hanno aperto bocca. Tutti sono consapevoli di avere commesso una sciocchezza. Però non mi basta e non mi do pace: io in bici lasciavo ogni giorno tutto e non posso concepire un atteggiamento del genere».