Ciclismo, Mondiale 2020: la vittoria di Selvatico Estense

Imola

IMOLA - «E’ una vittoria di tutto il sistema territorio». Uberto Selvatico Estense commenta così l’ennesima grande gioia di questa “pazza” estate 2020, perché dopo le rinunce a Superbike e motocross, causate dal Covid-19, Formula Imola ha centrato l’obiettivo Mondiali di ciclismo. E già aveva messo in carniere il Gran Premio di F1. «La soddisfazione è enorme e una città come Imola se la meritava – prosegue il numero 1 della società di gestione dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari - bisogna ringraziare tutti i protagonisti, a cominciare dalla Regione e dal suo presidente Stefano Bonaccini, passando per il Comune di Imola, Con.Ami (partecipata proprietaria di Formula Imola, ndr) e chi, come Davide Cassani e Marco Selleri (presidente Nuova Ciclistica Placci, ndr), ha preso in mano la situazione a livello organizzativo».

Se già l’assegnazione del Gp di Formula 1 aveva portato via tante energie emotive ad Estense, questa volata con la Francia come rivale non è stata da meno: «Le sensazioni erano positive, specie dopo la visita dei delegati Uci, però non avevamo certezze. Sin dall’inizio ho percepito il ritorno del Mondiale a Imola dopo il 1968 come una splendida suggestione e un ruolo importante l’ha avuto proprio il vincitore di allora, Adorni: lui ha speso parole pesanti per la nostra città già quando ci venne assegnata la tappa del Giro d’Italia e questa volta si è ripetuto. Poi Cassani e Selleri, due grande professionalità di questo territorio, hanno fatto le scelte giuste”.

Per i dettagli organizzativi bisognerà attendere, anche se «la macchina si era messa in moto già da qualche giorno – sottolinea Estense - pur senza conoscere il risultato finale. Questo perché lo sforzo è importante e i tempi ristretti, penso in particolare ai Comuni più coinvolti nel percorso, Imola, Riolo Terme e Casola Valsenio, che dovranno svolgere gli opportuni lavori di riasfaltatura strade».

Sul fronte pubblico, l’Uci ammette spettatori lungo il percorso, ma non all’arrivo e alla partenza: «Qui incideranno anche le scelte del Comune di Imola per quanto riguarda l’apertura ai tifosi del tracciato. Verosimilmente le tribune resteranno chiuse, per motivi economici (per le regole anti Covid-19 bisognerebbe alzare troppo il prezzo dei biglietti, ndr), sia per difendere il più possibile l’integrità della bolla voluta dall’Uci».

E proprio questo punto di forza dell’Autodromo, secondo Estense, è stato decisivo per la valutazione dei commissari Uci: «Sì, loro sono rimasti colpiti dalle nostre strutture e dalla tradizione sportiva dell’impianto con motori, ciclismo e podismo protagonisti, ma soprattutto dalla possibilità di poter isolare il gruppo partecipanti al Mondiale rispetto all’esterno. Ah, poi hanno anche voluto provare l’ebbrezza di qualche giro sul circuito in macchina. Erano davvero soddisfatti».

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