Olimpiadi, il Ct Cassani e il rischio-Covid a Tokyo

Archivio

Davide Cassani non ha mai avuto l’onore di rappresentare l’Italia alle Olimpiadi nella sua lunga carriera da ciclista. Lo farà quest’anno nelle vesti di commissario tecnico di una disciplina che per tradizione ha sempre regalato grandi gioie alla spedizione azzurra.
Beh, a dire la verità l’inizio non è stato dei migliori, perché sul volo che portava il Ct azzurro e tanti altri atleti italiani, c’era anche un giornalista risultato positivo al Covid al tampone salivare appena giunto in Giappone dopo che era risultato negativo a quello effettuato prima di partire per Tokyo.
Nello stesso aereo del giornalista era presente tutta la squadra di basket, quella di ciclismo con Cassani appunto, alcuni nuotatori e anche Asia Lanzi, la 19enne bolognese che gareggia nella specialità street skateboarding ed è portacolori della Skate School di Cesena. Al momento sono una sessantina i casi accertati di Coronavirus di atleti, tecnici, dirigenti e stampa. Un dato che logicamente sarà destinato ad aumentare.
Tornando a Cassani, il Ct delle due ruote è l’unico allenatore romagnolo presente in questa spedizione olimpica e ha dovuto rispondere a qualche critica per la convocazione di Nibali. «Abbiamo lavorato e trovato buone condizioni climatiche visto che durante il nostro soggiorno le temperature sono state decisamente miti. I ragazzi hanno finalizzato il lavoro, siamo arrivati a coprire 250 chilometri con oltre 3000 metri di dislivello. Abbiamo lavorato per mesi. La Nazionale è serena e pronta».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui