Ciclismo, Giro d'Italia Under 23 con Imola nel destino

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L’hanno fatto ancora. Marco Selleri e Marco Pavarini si confermano ai vertici mondiali nell’organizzazione di gare ciclistiche e ieri, nella location non casuale del Teatro Ebe Stignani di Imola, hanno presentato la 45ª edizione del Giro d’Italia Giovani Under 23.
La manifestazione che con il loro Extragiro hanno resuscitato nel 2017, dopo 4 anni di stop: «Partiremo da Gradara sabato 11 giugno – ha spiegato il direttore generale Selleri – e arriveremo il 18 giugno a Pinerolo, con 7 tappe in 6 regioni (oltre a Marche e Piemonte anche Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Trentino, ndr) e una giornata di riposo il 15 giugno. Servirà allo spostamento da Chiavenna, sede di arrivo della 4ª tappa, a Busca, in provincia di Cuneo, dove partirà la 5ª tappa. Avremo 176 ciclisti al via e 35 formazioni e non nascondo che abbiamo ricevuto tantissime richieste, tenendo fuori pure squadre importanti. Il Giro Under 23 è stata un’idea di Davide Cassani, che appena diventato Ct nel 2014 mi chiamò. Io allora organizzavo le Pesche Nettarine e, dopo due anni di lavori, nel 2017 eravamo pronti per ripartire».


Imola, dove iniziò tutto

«Siamo tornati sul luogo del delitto», ha poi commentato lo stesso Cassani, presente come presidente dell’Atp Emilia Romagna, «Da Imola tutto è partito con quell’incredibile Mondiale del 2020 e qui venni a vedere con mio papà l’edizione iridata del 1968, qui Don Pierino mi portava in bici sulla salita di Bergullo e qui nel 1983 persi una Coppa Placci in volata con Marino Amadori. Imola è un posto speciale per me, per il ciclismo, per Marco Selleri e Marco Pavarini, due eccezionali professionisti e due persone straordinarie. Senza di loro le mie idee sarebbero rimaste tali».
Insomma, la scelta dello Stignani non è stata affatto casuale: «A Imola partì la prima edizione del Giro Under 23 da noi organizzato – ha spiegato Selleri – e quel giorno nel 2017 riuscimmo a portare al via Vittorio Adorni ed Eddy Merckx, un pezzo di storia del ciclismo. Imola non ci abbandona mai e dopo il Mondiale sono arrivati pure i Campionati Italiani 2021 e avremo quelli donne domenica 26 giugno (a Mordano, ndr). E non ci vogliamo fermare qui, ma dare continuità a questo binomio».


Passaggio in Romagna

Poi spazio, attraverso la voce della presentatrice Giada Borgato (commentatrice Rai al Giro d’Italia 2021), agli amministratori dei vari comuni coinvolti nel Giro 2022, ad iniziare dal sindaco di Imola Marco Panieri: «Il gioco di squadra – ecco le sue parole – funziona sempre e con i Mondiali abbiamo dimostrato che le cose si possono fare in tempi più rapidi del solito. Io poi sono diventato sindaco lunedì 22 settembre 2020 e la mia prima uscita ufficiale fu proprio alla presentazione della rassegna iridata».
Quindi è intervenuto il presidente della Fci, Cordiano Dagnoni, che ha sottolineato la vittoria di Matteo Malucelli in Sicilia: «Sono contento per la vittoria ottenuta martedì da Malucelli, che ha reso vincente l’esordio della nuova maglia Azzurra presentata pochi giorni fa. Il Giro Under 23? Il promoter è Davide Cassani, Selleri e Pavarini lo hanno fatto diventare realtà».
Al via di Gradara ci sarà pure la formazione dell’#inEmiliaRomagna Cycling Team: la tappa iniziale di 163 chilometri si dipanerà per almeno 155 chilometri in Romagna prima di concludersi ad Argenta.

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