Ciclismo, il direttore del Giro d’Italia: “La crono Savignano-Cesena? Molto interessante”

L’Emilia-Romagna è pronta ad ospitare il Giro d’Italia, giunto alla 106a edizione: domenica 14 maggio Romagna protagonista con la Savignano sul Rubicone-Cesena, quindi martedì 16 maggio sarà la volta della Scandiano-Viareggio.

Insieme alla carovana rosa torna anche il Giro-E, la competizione in sella alle e-bike che ricalca il percorso del Giro: il 14 maggio sarà in Emilia-Romagna con la tappa San Mauro Pascoli-Cesena.

I dettagli delle due corse sono stati presentati questa mattina dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, insieme al presidente di Apt regionale, Davide Cassani, e al capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i sindaci di Savignano sul Rubicone, Filippo Giovannini, di Scandiano, Matteo Nasciuti, e gli assessori allo Sport di Cesena, Christian Castorri, e di San Mauro Pascoli, Tiziano Bianchini. 

Da sinistra: Cassani, Bonaccini, Vegni e Manghi

La stagione ciclistica in Emilia-Romagna avrà poi altri appuntamenti importanti: il 24 giugno i campionati italiani su strada under 23; dall’1 al 4 agosto al velodromo Servadei di Forlì i campionati italiani giovanili di ciclismo su pista, e il Giro dell’Emilia, in programma il 30 settembre, da Carpi a Bologna.

“Ancora una volta- sottolinea il presidente Bonaccini– l’Emilia-Romagna è pronta ad accogliere il grande ciclismo. La nostra è terra di sport, non solo per i campioni di ogni disciplina che qui sono nati, fra i quali ciclisti che hanno fatto la storia, ma anche per la capacità di ospitare e organizzare importanti manifestazioni, nazionali ed internazionali. Proprio come il Giro d’Italia, da 106 anni capace di unire generazioni di tifosi e di praticanti che si affollano lungo le strade. Non a caso lo slogan di questa edizione è ‘Amore infinito’, perché il ciclismo è passione e dedizione senza limiti di età”.

“Il rapporto tra l’Emilia-Romagna e la Corsa Rosa – aggiunge Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia- risale agli albori, al 1909. La prima tappa del primo Giro d’Italia, infatti, partì da Milano e si concluse a Bologna. Negli anni tantissime sono state le tappe che hanno visto protagonista la regione che ha dato molto al mondo del ciclismo anche in termine di campioni – Pantani, Baldini, Adorni, Pambianco, Calzolari, tutti vincitori del Giro – che di appassionati e praticanti. Quest’anno avremo una cronometro interessantissima da Savignano sul Rubicone a Cesena e una partenza da Scandiano. Il Giro d’Italia è anche una vetrina nazionale e internazionale oltre che una piattaforma di comunicazione multimediale in grado di garantire a tutti i nostri partner un’enorme visibilità grazie agli oltre 200 paesi del mondo in cui viene trasmesso”.

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui