Chiude il Caffè Commercio, era aperto a Rimini dal 1874

Dopo decine di anni in cui ha servito cappuccino e brioche alla città, il Caffè Commercio di piazza Ferrari ha chiuso definitivamente i battenti. Prima il cartello “chiuso per ferie” poi la decisione, difficile ma ormai improrogabile, di lasciare l’attività.

La storia

«Una scelta davvero dolorosa» come racconta Lenny Morichetti, che gestisce il Commercio dal lontano 1996. «Il problema maggiore si è verificato quando è venuto a mancare mio padre, qualche tempo fa: un lutto che ha innescato una serie di problemi nella gestione. Il colpo decisivo è stata la seconda chiusura legata al Covid, nel gennaio 2021. La gente si è abituata a usare meno il bar e a portare tante cose da casa. E con lo smart working tanti nostri clienti non sono tornati per mesi a lavorare in ufficio. Ora, siccome non volevamo accumulare debiti – aggiunge – abbiamo deciso in fretta di dire basta, mettendo anche le attrezzature in vendita».

«Il dispiacere è enorme – afferma la titolare – ma è stata una grande avventura. È stato bello aver tenuto compagnia a tante persone, avere visto crescere e laurearsi gli studenti, aver conosciuto i loro figli. È stato un piacere e un onore aver fatto parte della vita di tanta gente, anche solo con un sorriso e un buongiorno».

Il peso

«Il peso peggiore, adesso – sottolinea Lenny – non è tanto vendere o meno l’attività, ma avere la responsabilità di chiudere un pezzo di storia di Rimini. Il Commercio è forse il bar più antico della città. Lo storico Gianni Rimondini ha compiuto delle ricerche e ha trovato un menù del Caffè Commercio datato 1874 dove venivano indicati alcuni cibi in vendita».

Nell’attività di piazza Ferrari, Lenny Morichetti e la sua famiglia sono presenti da ben 26 anni: due anni dopo, nel 1998, si è aggiunto anche lo zio Massimo Zangheri che pur aprendo l’osteria Io e Simone in piazzetta Teatini, ha mantenuto delle quote nello storico locale. Morichetti chiarisce di essere stata anche a lungo in trattativa per cedere la licenza: «Per sei mesi abbiamo avuto un contratto preliminare in mano, ma nel giugno 2021 gli acquirenti hanno sospeso la trattativa e comprato un altro bar. Francamente penso che volessero solo far abbassare il prezzo dell’attività che poi hanno rilevato». E aggiunge: «Dopo aver saputo della nostra volontà di lasciare, ieri, si sono fatte avanti altre due persone. Vedremo se ci sarà un seguito».

Il saluto finale

Di sicuro Lenny e la mamma Claudia non resteranno con le mani in mano: entrambe hanno già trovato un altro lavoro, questa volta come dipendenti. «Però stiamo pensando all’ultimo atto, quello dei saluti. Sabato prossimo ci piacerebbe organizzare un mercatino, mettendo in vendita bicchieri, piatti, bottiglie di vino e liquori, al simbolico prezzo di un euro. Soprattutto per vedere un’ultima volta i clienti storici del nostro Caffè».


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