"Chet Baker live al Naima di Forlì": niente cd, la moglie del musicista nega la liberatoria

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Niente cd a ricordo del memorabile concerto romagnolo di Chet Baker a Forlì. Lo comunica con molto rammarico Michele Minisci, l’allora direttore artistico del Naima jazz club di Forlì dove il famoso trombettista americano si era esibito nel lontano 1984, accompagnato da Michel Graillier al piano, Nicola Stilo al flauto e Enzo Pietropaoli al contrabbasso, e dove un giovane studente americano frequentante la John Hopkins University di Bologna aveva registrato di soppiatto alcuni brani di quell’incredibile concerto che dopo 48 anni aveva fatto pervenire, rocambolescamente, quella registrazione al direttore del club forlivese.

Riepiloghiamo brevemente la vicenda di cui hanno già parlato ampiamente i giornali locali e nazionali e la stessa RAI, come l’ ha raccontata lo stesso  Minisci. “Mi ricordo bene di quel ragazzo che in ultima fila smanettava con un apparecchio che capii subito fosse un registratore e mi premurai  di farlo smettere in quanto il management di Baker aveva raccomandato di proibire  qualsiasi registrazione del concerto. Alla fine del concerto il giovane si presentò e mi disse che si chiamava Roger Williams che veniva dall’Oklahoma, lo stesso stato di Chet,  e che  studiava all’università  John Hopkins di Bologna e che mi avrebbe spedito i pochi brani (8, per la cronaca) che era riuscito a registrare prima del mio intervento “censorio”, lasciandomi i suoi recapiti.

Non avendo ricevuto sue notizie per molto tempo mi decisi a telefonare alla John Opkins e dalla segreteria mi dissero che era  ritornato in America per motivi familiari. In seguito mi arrivò un pacchettino coi timbri postali di chiara  provenienza americana contenente, con mia enorme sorpresa, 3 Cd e un lunga lettera del nostro Roger Williams che  si scusava per aver fatto perdere improvvisamente le sue tracce e mi informava che si era trasferito da qualche anno a New Orleans dove aveva ascoltato dalla Radio locale WWOZ ( una radio con cui abbiamo da tempo dei rapporti grazie alle varie citazioni che ci fa spesso nelle sue interviste Andy J. Forest, noto bluesman italo-americano residente da qualche anno in quella città) un servizio sui moltissimi musicisti jazz e blues  che erano stati ospiti del club italiano Naima. Rintracciato il recapito del  club tramite le pagine Facebook aveva deciso di spedirmi quella vecchia e famosa  registrazione del concerto di Chet Baker a Forlì, che aveva curiosamente e gelosamente(!) conservato nel suo archivio,  non prima di averla masterizzata e mixata nel suo Electric Studios  di New Orleans,  con anche le immagini  del musicista in concerto nel nostro club tratte sempre dalle nostre pagine Fb".

Rintracciata dopo poco tempo Carol, l’unica  moglie ufficiale di Chet, Minisci le invia una richiesta di liberatoria per poter pubblicare il Cd ma riceve un netto rifiuto. “Vuol dire che ogni tanto faremo sentire ai tanti appassionati di jazz- ci dice Michele Minisci- quando riprenderemo l’attività al club Ottantadue, qualche brano di quel concerto facendo, di nuovo, e sicuramente emozionare qualcuno…!”.

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