"Chef sotto il portico" il ritorno dei sapori da tutto il mondo

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Prima di tante altre manifestazioni dedicate allo street food d’autore. Internazionale prima ancora che sulla strada nella sua stessa cucina. Matteo Cameli del ristorante Al Vecchio Convento di Portico di Romagna e il fratello Massimiliano inventarono “Chef sotto il Portico” ben 12 anni fa. È vero, qualche edizione saltò, le ultime due in particolare per forza di causa maggiore: la pandemia. Ma la dimensione internazionale di questo meeting di cucine e cuochi, in tutti questi anni è continuata innanzitutto nella pratica quotidiana in quel crocevia di storie personali e sapori che è Al Vecchio Convento, nell’angolo montano di Portico di Romagna. Qui arrivano ogni anno decine e decine di stranieri, specialmente dal Nord Europa attratti anche dalla singolare “Scuola di storytelling” nata in paese sempre per iniziativa della famiglia Cameli. Alla scuola di scrittura e di italiano si è affiancata ben presto quella di cucina, tanto che a brevissimo, Matteo aprirà il nuovo laboratorio che permetterà di accogliere i turisti gourmet in uno spazio diverso dalla sua stessa cucina. Intanto, sempre per confermare la dimensione internazionale del suo lavoro, mentre arrivano da lui stagisti da tutto il mondo, lui stesso è andato a catturare nuovi stimoli e a sperimentare al Noma di Copenhagen. Uno stage interrotto anzitempo, per poter rientrare e ospitare a casa in Romagna una troupe della tv svedese che ha girato proprio sul Montone lo speciale da mandare in onda per il prossimo Natale. Insomma, è difficile pensare a una attività più intensa, considerato che fra un servizio, un progetto e una ripresa tv (in autunno ci sarà anche un’altra sorpresa sulle reti italiane...), Matteo porta anche frotte di turisti nella sua tartufaia, e intanto sposterà anche il forno Verde Olmo da Rocca San Casciano a Portico stesso.

Il programma e le novità

Ma torniamo agli “Chef sotto il Portico”. «Carichi di tutta l’energia accumulata e con una gran voglia di ricollegarci al resto del mondo, siamo felici di riaccendere l’atmosfera magica di Portico con 10 cuochi internazionali, buon cibo e buon vino e tanta buona compagnia!», dice lui con un già palpabile entusiasmo. I cuochi arriveranno dall’Europa al Sud America, Asia e Africa, si allestirà la cucina sotto al loggiato di fronte al ristorante stesso e si apparecchieranno le tavole all’aperto lungo la via centrale del borgo, «unendo culture e ingredienti per preparare piatti unici e speciali davanti a tutti». «La formula in parte è confermata e in parte si arricchisce di qualche novità – spiega Matteo Cameli –. Venerdì 8 luglio è prevista l’inedita cena di gala dove alcuni degli chef protagonisti realizzeranno cinque piatti, accompagnati ognuno da un calice di vino, il tutto servito al tavolo nel nuovo giardino dell’Albergo Al Vecchio Convento che abbiamo appena ristrutturato». Ospite atteso della serata è il talentuoso chef riminese Piergiorgio Parini, che ama restare fuori dai radar e sperimentare (per la cena di gala ci sono 70 posti disponibili, il costo è di 80 euro). Lo street food d’autore sarà invece protagonista sabato 9 a cena e domenica 10 luglio a pranzo lungo la via Roma. All’ inizio del borgo, sarà possibile acquistare i ticket per i piatti (10 euro ciascuno) e i ticket per i vini (5 euro ciascuno) sempre alla cassa saranno inoltre distribuiti i calici (5 euro di cauzione). In caso di maltempo l’evento sarà spostato al coperto presso l’area feste comunale.

I protagonisti

Insieme al padrone di casa Matteo Cameli, ai fornelli ci saranno altri 9 colleghi da ogni angolo del pianta. Dal costa Rica arriva Oscar Flores Herrera. È argentino ma vive e cucina stabilmente in Islanda invece Carlos Horazio Gimenez, che ad esempio porterà un piatto a base di guanciale di merluzzo. Islandese dalle origini è Hilmir Snaer Erlendsson che porterà un piatto a base di carne di maiale, mentre John Alexander Restepo dalla Colombia ha optato per il sapore di mare dello sgombro, così come Teppei Zama dal Giappone farà scoprire nuove cotture per il tonno. Della lista fanno parte anche Amadou Bah dal Senegal, Serrouk Mohammed Larbi dal Marocco, Pier Giorgio Parini dalla stessa Romagna, e l’italo inglese Nicola Ongaro. «Tutto è nato proprio grazie a Nicola Ongaro che quest’anno ritorna. Fu insieme a lui che 12 anni fa, avendo conosciuto mio fratello a Padova, che pensammo questa manifestazione con chef internazionali che lui all’epoca già frequentava lavorando a Londra, mentre noi nel frattempo a nostra volta abbiamo approfondito la conoscenza e le relazione negli anni», dice Matteo Cameli. «Negli anni la manifestazione è cresciuta nel numero di chef partecipanti e anche di pubblico, nell’ultima edizione abbiamo servito 2500 piatti –aggiunge Cameli – Si crea sempre un bel clima e ogni chef si sente libero i mettere nel proprio piatto il paese da cui viene, le sue origini, tutte le sue esperienze e questo permette di scoprire e assaggiare sapori incredibili sempre nuovi».

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