Che "Bazar" a Musicultura con i romagnoli Sudestrada

Ci sono anche i romagnoli Sudestrada tra i 16 finalisti della 32ª edizione di Musicultura, festival della canzone popolare e d’autore, che si sono esibiti lo scorso 23 aprile nel concerto live al Teatro Persiani di Recanati in diretta su Rai Radio 1 e in video-streaming. Adesso tocca anche al pubblico esprimere la propria preferenza online (fino alle 12 del prossimo 29 maggio) e decretare i due artisti-gruppi che entreranno a far parte della rosa degli 8 vincitori di questa edizione. In vista delle due serate finali di Musicultura in programma il 18 e 19 giugno prossimi allo Sferisterio di Macerata con la partecipazione, tra gli altri, dei Subsonica. Il duo composto dal forlivese Lorenzo Ghetti e dal cesenate Francesco Cinque è in gara con il brano Bazar, presente nel loro secondo album, rilasciato nel 2020, dopo il disco d’esordio Arcipelago datato 2018. Filo conduttore tra i due album, una forte attenzione all’importanza di leggere dentro se stessi, tra precarietà e necessità di una via di fuga. Ma non è tutto, l’estro creativo dei Sudestrada si è espresso anche in un lavoro più recente, Radio Laleh (Miraggi Produzioni) concepito nel primo periodo di lockdown, più sperimentale rispetto ai precedenti da un punto di vista musicale e lessicale, ma anche a livello di concept. Il disco è anticipato dal singolo Nuove percezioni ovvero la prima tappa di un percorso che verrà svelato, capitolo dopo capitolo (a breve uscirà il secondo) seguendo un ordine cronologico. Bando alle grandi hit radiofoniche, i Sudestrada hanno scelto di raccontare una storia, dove realtà e sogno si avvicendano e spesso si sovrappongono, in una cornice elettronica, che oscilla tra palpitazioni dub, ritmi trip hop e incursioni esotiche.

Come vi sentite a essere tra i finalisti di un festival così importante come Musicultura?

«Siamo molto emozionati – spiega Ghetti – e siamo contenti di questo traguardo, fondamentale per una piccola realtà musicale indipendente come la nostra».

Che cosa ha colpito di “Bazar”, tanto da farvi arrivare in finale tra tanti artisti partecipanti?

« Musicultura è un festival che pone l’attenzione sulla parola scritta, sui concetti che ci sono dietro a un brano e soprattutto sulla canzone d’autore, che poi ha molte sfaccettature. È un contest che premia l’originalità e forse con Bazar siamo arrivati nel posto giusto al momento giusto. Il pezzo è un mix tra la canzone d’autore e la struttura pop con un bel potenziale radiofonico. Lo abbiamo scritto l’anno anno scorso e crediamo che a oggi sia uno dei nostri brani più riusciti».

“Radio Laleh”, il vostro nuovo album si distacca però dal pop. Una scelta casuale o voluta?

«Abbiamo deciso di abbandonare le cose pop, verso una canzone sperimentale che tocca generi più elettronici. I brani del disco usciranno in ordine cronologico a delineare una storia quasi come un capitolo di un libro o di una serie tv. Pensavamo valesse la pena dare centralità alla storia. Non volevamo limitarci al lancio dei vari singoli per promuovere l’album. Il singolo in questo caso non è solo un brano, ma la prima di diverse tappe del nostro viaggio».

Una storia che parla di...?

«È una storia che lambisce i territori dell’immaginazione, c’è tanto del mondo sognato, anche perché il disco è stato realizzato durante la pandemia e il mondo dei sogni e dell’immaginazione era l’unico mondo in cui rifugiarsi quando ti vengono a mancare gli stimoli esterni».

Come è nato il disco?

«Non ci aspettavamo di scrivere un altro disco dopo quello dello scorso anno. Eravamo inizialmente concentrati sulla promozione di quel lavoro. Tutto è nato da un’esigenza interiore . L’esperienza del primo lockdown per quel che mi riguarda mi ha lasciato molto svuotato. Quando con Francesco abbiamo avuto modo di rivederci siamo partiti da dove eravamo rimasti e ci siamo gettati a capofitto in studio».

È piaciuta al vostro pubblico questa svolta sperimentale?

«Siamo un duo indipendente per ora con un piccolo seguito. Speriamo che il pubblico si possa affezionare a questo percorso, a questo viaggio dove la componente onirica è molto più presente rispetto ai nostri lavori precedenti».

Cosa vi aspettate dalla finale di Musicultura?

«Crediamo sia un’opportunità grandissima sottoporre il nostro brano all’attenzione di grandi nomi della musica e avere uno spazio in radio. Quello che accadrà da qui in poi vedremo. Noi ci siamo con il nostro bagaglio immaginario».

E dal prossimo futuro?

«Ci auguriamo di continuare a fare ciò che ci piace e farlo in maniera indipendente. Con la speranza di riuscire a lasciare il nostro piccolo segno».

Info: www.musicultura.it

Ci saranno anche loro, i Jethro Tull, vera e propria leggenda del rock, a calcare il palco dell’Arena della Regina di Cattolica. La band suonerà dal vivo il 29 luglio, unica data in regione. Proprio nel 2021 ricorrono i 50 anni di un disco fondamentale del rock mondiale, il loro “Aqualung”, e per questo il concerto assume un significato ancora più importante. I biglietti per l’evento saranno in vendita da giovedì su Ticketone. Ad oggi il programma dell’Arena della Regina è ricco di grandi artisti: Pulp concerti ricorda che arriveranno il 10 luglio Dimartino e Colapesece, il 29 luglio i Jethro Tull, il 7 agosto Massimo Ranieri, il 14 agosto Gigi D’Alessio, il 16 agosto Antonello Venditti, il 20 agosto De Gregori, il 28 agosto Samuele Bersani. E proprio Bersani affida a Facebook la sua gioia di tornare a fare musica dal vivo: «Non è bellissimo – scrive – che ci si possa trovare sotto le stelle e non davanti a un monitor del piffero? Dopo l’anno nefasto che noi tutti abbiamo vissuto sono emozionato e “sorpreso” anche io di poter annunciare per questa estate una serie di concerti, un piccolo tour estemporaneo, in alcuni dei migliori festival del nostro Paese. Sarà anche l’occasione per poter dare finalmente un primo assaggio di Cinema Samuele, la cui tournée ufficiale (quella con tutta la band) rimane fissata nei teatri per dicembre 2021». Info Pulp concerti: 3290058054

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui