Alluvione Emilia-Romagna, come aiutare

VolontariatoInformazioni utili per fare volontariato suddivise per località:Bologna Area Metropolitana:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiEeIGSpfooB-cAJIaoI-K_aAp9W_wwhwKzFwL8EyTT5mIVw/viewformCesena:https://www.volontarisos.it/user/index.phpCervia:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclceKT5KSnooMwYLyMyQO7mh080nIniirSc4ALJwU798FkCQ/viewformoppure chiamare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30.Ravenna:Inviare un’email a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto puoi offrire.Imola:https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/sicurezza-e-protezione-civile/emergenza-maltempo/come-aiutareForlì:Chiamare al numero 0543 712301...

Alluvione Emilia-Romagna, come aiutare

VolontariatoInformazioni utili per fare volontariato suddivise per località:Bologna Area Metropolitana:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiEeIGSpfooB-cAJIaoI-K_aAp9W_wwhwKzFwL8EyTT5mIVw/viewformCesena:https://www.volontarisos.it/user/index.phpCervia:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclceKT5KSnooMwYLyMyQO7mh080nIniirSc4ALJwU798FkCQ/viewformoppure chiamare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30.Ravenna:Inviare un’email a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto puoi offrire.Imola:https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/sicurezza-e-protezione-civile/emergenza-maltempo/come-aiutareForlì:Chiamare al numero 0543 712301...

Cgil Rimini: “Troppi negazionisti, vergognoso: la paura non fa ragionare”

«Sono stufo dei negazionisti. È un fenomeno che a Rimini sta prendendo troppo piede». Cristian Lucarelli, segretario provinciale Fp Cgil, definisce «vergognoso» l’atteggiamento di chi rifiuta di accettare l’esistenza del Covid. «È ora che questo clima venga affrontato – afferma – perché capisco il disagio della società civile, di non poter lavorare, ma non vorrei che la paura ci facesse sragionare». «E d’altra parte – aggiunge – ho paura che i sanitari siano ora troppo stanchi per affrontare la seconda ondata». Perché il Covid ci ha messo di fronte a una realtà che «non possiamo più ignorare, quella di una sanità che necessita di risorse personali e tecnologiche per avviare un processo innovativo». In prima linea, oggi, non ci sono più solo medici e infermieri, ma anche gli operatori della medicina del territorio, «medici di base, Usca, ufficio di Igiene e salute pubblica, cra – spiega Lucarelli – di cui abbiamo violentemente scoperto l’importanza e su cui bisogna investire adesso, superando la logica “ospedalecentrica”».

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