Turismo nel Cesenate, più presenze rispetto al periodo pre Covid

Cesenatico

Ufficializzati dalla Regione i dati turistici del 2022 e nel Cesenate è andata decisamente bene, con poche eccezioni. La provincia ha totalizzato 5.558.856 presenze (+2,3% sul 2019 e 19,9% sul 2021) e 1.149.448 arrivi (-3,9% sul 2019 e +64,5% sul 2021).

Cesenatico

Una annata da lustrarsi gli occhi: supera i 3,5 milioni di presenze, cresce sul già ottimo 2019 pre Covid, è il secondo Comune turistico dell’intero territorio regionale, dietro all’irraggiungibile Rimini, ma davanti a Riccione, che conquista il podio con poco più di un migliaio di pernottamenti in più di Cervia - Milano Marittima. Segue poi Bologna. Come numeri, le presenze a Cesenatico sono state 3.504.966, con +3% sul 2019 e + 20,7% sul 2021. L’aumento sul pre covid è tricolore (rispettivamente +3,6% e +15,3%), ma gli stranieri sono tornati in massa e rispetto al 2019 sono sostanzialmente stabili (-0,2%) mentre sul 2021 la crescita è stata del 58,3%. Gli arrivi - cioè il numero di turisti che ha effettuato almeno un pernottamento - nel 2022 sono andati ancora meglio: sono stati 587.129, + 4,3% sul 2019 e +22,6% sul 2021. Un risultato atteso («conferma del trend») e «importantissimo». Matteo Gozzoli, sindaco di Cesenatico, commenta i dati turistici: «Una crescita importante che attesta Cesenatico come seconda meta turistica (dopo Rimini) della riviera romagnola. Le presenze straniere sono rimaste praticamente uguali, c’è solo una leggerissima flessione (-0,2%). Un dato importante che mostra come siamo riusciti ad aumentare l’appeal sul turismo nazionale e contemporaneamente abbiamo recuperato gli stranieri». Il risultato «non è solo dell’amministrazione ma di tutta la città e sarà importante continuare a investire e a studiare strumenti di promozione insieme ai privati».

Gatteo

Il secondo Comune turistico della provincia ha dati simili al confinante Cesenatico. Le presenze sono state 692.385, che significano +2,7% sul 2019 e + 14,8% sul 2021. I 116.634 arrivi fanno segnare rispettivamente +4,3% esattamente come Cesenatico e +16,2%. Per il sindaco di Gatteo Roberto Pari, la crescita è un «risultato straordinario, che premia i nostri operatori, la loro positiva reazione alle difficoltà create dalla pandemia e la collaborazione assicurata dall’Amministrazione comunale, ragionando anche in una logica di destagionalizzazione». I dati confermano «la bontà della scelta di investire nella associazione Gatteo Mare Turismo con risorse pubbliche e private nel progetto Gatteo Mare Summer Village che ci ha consentito di potenziare ulteriormente eventi che fanno da traino per l’avvio e la fine della stagione, ma anche nei mesi centrali dell’estate: luglio quest’anno ha registrato numeri eccezionali».

Bagno di Romagna

Pur con il segno meno sul 2019, la località termale sale sul podio provinciale davanti a Forlì e a San Mauro. Resta il Comune termale principale della provincia e il secondo in regione dopo Salsomaggiore, che però è calato percentualmente di più. Bagno di Romagna ha totalizzato 238.610 presenze, -6,6% sul pre Covid ma più 24,8% sull’anno precedente. I 105.788 arrivi calano meno sul 2019 (-1,8%) e sono simili sul 2021 (26,4%). È comunque soddisfatto Marco Baccini: «Il 2022 ha comunque rappresentato un anno positivo. Al di là della leggera flessione rispetto all’ultimo anno pre Covid la ripresa immediata del flusso turistico conferma l’attrattività del territorio. I problemi del periodo e l’aumento del costo della vita, il clima di precarietà che ancora si è vissuto ha condizionato la spesa delle famiglie. In queste condizioni valutiamo positivamente l’andamento della stagione 2022, anche considerando il confronto con le altre mete turistiche termali e dell’entroterra. Stiamo continuando a sviluppare iniziative promozionali, guardiamo con fiducia alla stagione 2023».

San Mauro Pascoli

L’unico comune rivierasco che cala sul periodo pre covid. I 233.454 pernottamenti significano - 4,2% sul 2019 e + 15,3% sull’anno precedente. Per quanto riguarda gli arrivi sono stati 36.455, con un -4,6% sul pre covid e +16,1% sul 2021. «Non è un dato preoccupante» per la sindaca Luciana Garbuglia. Rispetto al 2019, spiega, «abbiamo due strutture ricettive in meno: l’ex Alexander da 80 camere che la scorsa estate era nel pieno della ristrutturazione; il Majestic, che sta accogliendo profughi ucraini. In una realtà piccola questi due esempi possono spiegare il dato. Alla fine della stagione gli operatori erano molto soddisfatti».

Savignano

Sono tornati in massa gli stranieri e i numeri volano: le 207.039 presenze portano a +12% sul 2019 e +13,3% sul 2021; i 26.501 arrivi rispettivamente a +13,3% e a +11,2%. I pernottamenti stranieri sono quasi quanti gli italiani: 97.108 (+17,1% sul 2019) arrivano da oltre confine; 109.931 dall’Italia. Il sindaco di Savignano Filippo Giovannini i dati positivi li attribuisce in prima battuta al Camping Rubicone, che «si conferma un’eccellenza: di anno in anno migliorati i servizi agli ospiti». Poi allarga lo sguardo anche all’Unione Rubicone e Mare che presiede: «I risultati sono positivi un po’ in tutti i comuni. Stiamo investendo nella promozione non solo del mare ma anche di bellezze storiche, culturali e sportive di questo territorio in modo trasversale ed è una scelta che paga».

Cesena

Un boom di persone che scelgono di dormire a Cesena rispetto al periodo pre pandemia. Nel 2022 le notti passate in strutture ricettive cesenati sono state 174.376, ben il +18% in più del 2019 e il +27,5% del 2021. Per gli arrivi l’incremento è minore, segno di una permanenza media più lunga. Sono stati 81.802, con una variazione del +1,6% sul 2019 e del +30,9% sul 2021. Soddisfatto il sindaco Enzo Lattuca: «Dati che segnalano come la città sia attrattiva per visitatori e turisti. Spesso mi è stato segnalato che le strutture ricettive erano piene, anche in periodi non particolarmente caldi dal punto di vista degli eventi. Probabilmente è dovuto anche a chi si muove per ragioni di lavoro e magari non trova altre sistemazioni, ma questi dati confermano anche che a Cesena sembra esserci il margine per nuove attività ricettive». E aggiunge: «Cesena ha dati vicini a Forlì: chi facendo quel confronto parlava di Cesena come cenerentola del turismo non aveva contezza della realtà».

Longiano

Dati positivi anche per il comune collinare. I pernottamenti sono stati 16.726, con una crescita del +5,5% sul 2019 e del +37,5% sul 2021. Gli arrivi totali sono stati 7.715, con un incremento rispettivamente del +34,5% e del +37,2%.

Sogliano

Ha un boom di pernottamenti rispetto al periodo pre covid, quando nel territorio comunale erano a disposizione anche meno posti letto. Le presenze l’anno scorso sono state 4.159, con un aumento del +89% sul periodo pre pandemia e del 6,8% sull’anno precedente. Ancora maggiore la crescita dei turisti arrivati per fermarsi almeno una notte: sono stati 1.850, più che raddoppiati (+126,7%) rispetto al 2019 e cresciuti del +14,3% sul 2021.







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