'Ndrangheta: maxi operazione, un arresto a Cesenatico - VIDEO

Cesenatico

CESENATICO. All’alba di ieri, a Torino e nell’hinterland piemontese, nonché a Reggio Calabria, Milano, Catania, e Cesenatico, 400 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale torinese su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 65 appartenenti e/o contigui alle cosche locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese (To), ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, con l’aggravante delle finalità mafiose. Contestualmente la Guardia di Finanza di Torino ha proceduto all’esecuzione di una parte del medesimo provvedimento cautelare nei confronti di ulteriori 6 indagati, ritenuti responsabili, in seno alla citata associazione, anche di auto-riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Sottoposti a sequestro beni mobili ed immobili, nonché conti correnti e quote societarie di ingente valore.

In particolare, l’indagine dell’Arma dei CC è stata avviata nel 2016 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino congiuntamente alla Compagnia di Chivasso ed ha consentito di:
a. ricostruire l’organigramma delle suddette locali di ‘ndrangheta, facenti capo rispettivamente alle famiglie Agresta ed Assisi, operanti nella provincia di Torino, con interessi in tutto il territorio nazionale ed all’estero (Spagna e Brasile);
b. tracciare i canali di approvvigionamento degli stupefacenti (hashish importato tramite la tradizionale rotta spagnola e cocaina attraverso i porti del nord Europa);
c. individuare i componenti di due distinte organizzazioni dedite al traffico e smercio delle sostanze illegali, operanti entrambe sotto l’egida della ‘ndrangheta, delle quali una in Volpiano e l’altra nella zona nord della città di Torino, con quartier generale in Barriera Milano;
d. catturare nel corso delle investigazioni 3 latitanti (padre e due figli), inseriti nell’elenco dei latitanti “pericolosi” (ex lista 100) localizzati in appartamenti di lusso in San Paolo del Brasile e Milano;
e. sequestrare complessivi 72,5 kg di hashish, 3,7 kg di marijuana e 6 kg di cocaina, nonché documentate fittizie intestazioni di beni mobili, immobili e quote societarie, oggi sottoposte a sequestro.
L'uomo finito in carcere in Romagna abita in una delle piazze più conosciute di Cesenatico ed è noto anche a Ravenna dove lavora in un distributore di carburante.

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