Mare Adriatico: valori tornati nella norma, già rimossi i divieti di balneazione

Il problema 'escherichia coli' nel mare della Riviera romagnola è nato a causa del gran caldo dei giorni scorsi e della siccità dei fiumi. Ed è "rientrato in 24 ore - dalle 15 i sindaci possono emanare ordinanze rimuovendo i divieti -. Quindi non c'è da fare allarmismo". A dirlo è l'assessora regionale all'Ambiente, Irene Priolo, che insieme al delegato al Turismo, Andrea Corsini, ha incontrato la stampa questa mattina in Regione dopo un confronto "tecnico e politico" insieme ai sindaci dei Comuni coinvolti. I campionamenti di Arpae sono stati completati e i valori sono "rientrati ampiamente nella norma", spiega Priolo. Se nei giorni scorsi erano state rilevate concentrazioni del batterio anche doppie rispetto ai limiti di legge, i dati di oggi parlano di un valore sceso anche di oltre 10 volte al di sotto della soglia. "Eravamo convinti che il fenomeno sarebbe rapidamente rientrato e così è avvenuto", continua Priolo, che riconduce il problema alle "particolari condizioni" climatiche di questi giorni. "Per la prima volta in 12 stazioni di rilevamento sono stati superati i 40 e 41 gradi- spiega l'assessore- non accadeva da 60 anni". Questo ha influito sul mare, che ha fatto registrare "valori sopra i 29 gradi continuativamente", come non era mai successo prima. In più il mare è "sempre stato molto calmo", mentre la forte siccità ha asciugato i fiumi. "Tutto questo ha contribuito al fenomeno- ribadisce Priolo- ma ora si può tornare a fare il bagno". Le prossime rilevazioni sono in programma il 22 agosto e per il giorno dopo è già convocato un nuovo incontro con i sindaci. "E' stato un episodio puntuale- continua l'assessore- raramente abbiamo avuto queste temperature estreme. Speriamo non si ripeta, ma siamo sotto pressione dal punto di vista climatico e non possiamo escludere che non si ripresenti".
Il problema però "è rientrato in 24 ore- ribadisce Priolo- ed è collegato a una coincidenza di fattori che andando avanti con la stagione è più difficile che si verifichi di nuovo". Secondo l'assessore, dunque, "ci dobbiamo anche abituare che questi controlli possano restituire valori di questo tipo. Io non sono spaventata e i sindaci sono consapevoli. Non sono preoccupata e non farei alcun tipo di allarmismo". Il divieto di balneazione, precisa ancora Priolo, è stato "solo un provvedimento di cautela", nel rispetto della norma e per "garantire al meglio la stagione balneare e la sicurezza dei cittadini". Da questo punto di vista, Corsini assicura: "Il turismo della Riviera ha due parole d'ordine: qualità e sicurezza, che vanno di pari passo. La qualità per noi è quella degli stabilimenti e delle strutture ricettive, dei contesti urbani della Riviera e anche delle acque. La qualità delle acque è un valore e un'eccellenza della nostra regione, che monitoriamo costantemente per garantire la sicurezza di chi fa il bagno". Oggi, segnala tra l'altro l'assessore, "è uscito anche il dossier di Unioncamere nazionale sul 2021, che certifica come Emilia-Romagna e Molise siano le spiagge più sicure d'Italia". Oggi dunque "è una bella giornata- afferma Corsini- so che sarebbe bene che non ci fossero queste notizie, e ci auguriamo che non succeda più. Ma questo testimonia anche il fatto che monitoriamo in maniera costante". Dagli albergatori, ci tiene infine ad aggiungere l'assessore, "finora non ho ricevuto nessun messaggio su disdette ricevute. Sento dire che ci sono state, ma è difficile dare risposte al 100%. Più che altro penso che ci siano telefonate di informazioni".