I ristoratori di Cesenatico chiedono più tavoli sul porto canale

I ristoratori chiedono più spazio pubblico lungo il porto canale. Anche un tavolo in più all'esterno per loro fa la differenza. E non sono d'accordo con la decisione dall'amministrazione comunale sul nuovo ordinamento e suggeriscono per chi ha spazi tenere i tavoli a fianco dell'edificio o vicino alla banchina accanto ai dehors. A sostenerlo è A.erre, l'Associazione Ristoratori di Cesenatico, costituitasi un paio di anni fa.
A parlare è la presidente Monica Rossi: «Siamo una cinquantina di ristoratori dislocati in varie aree, dal mare all'entroterra. Abbiamo già intrapreso un percorso di confronto e dialogo con l'amministrazione ma non ci aspettavamo che con il nuovo ordinamento del porto canale venissero prese delle decisioni che sembrano definitive. Ci aspettavamo un cambio più graduale, visto che il nuovo ordinamento è provvisorio fino alla fine del 2022. Chiediamo di rimandare la decisione al 2023 in maniera da iniziare un percorso di condivisione con chi sul porto ci lavora».
I ristoratori A.erre argomentano: «Dal 1° aprile sono in vigore le nuove regole e per il riassetto del porto canale si punta a ridurre gli ingombri per dare più respiro all'area, ma senza tenere in considerazione chi sul porto ha un attività, oltre a chi ci abita. Ci si ritrova a vedersi ridurre i coperti dei ristoranti, quando invece si ha più bisogno di lavorare».
Di seguito la rimostranza: «Con l'arrivo della bella stagione e con i clienti che vengono per essere serviti non all'interno dei locali, quei tavoli in più fanno la differenza. Perché per qualcuno 4 tavoli non saranno niente, ma per noi che di questo viviamo sono tanto. Specie dopo questi due anni che hanno messo in difficoltà l'intero settore. Abbiamo dovuto fare i conti con i problemi legati a chiusure e restrizioni, adesso con l'aumento delle bollette e i rincari delle materie prime. Sembra un’emergenza senza fine».
L'amministrazione comunale ha evidenziato anche il problema di eventuali situazioni di emergenza, che richiedono il passaggio dei mezzi di soccorso e pronto intervento. «Capiamo il discorso sulla sicurezza. Non si discute, ma non tutte le attività si trovano nella stessa situazione - dice Monica Rossi - Dobbiamo trovare soluzioni. Una di queste potrebbe essere di mantenere i tavoli vicino alla struttura dove c'è la distanza di sicurezza per il passaggio. Un'altra potrebbe essere di spostare i tavoli che sono d'ingombro al passaggio vicino alla banchina, accanto ai dehors, per permettere di mantenere lo stesso numero di coperti dov'è possibile. Recentemente sono stata a un convegno sul turismo, dove si parlava proprio di come è cambiata in questi due anni la percezione di vivere una vacanza. Si tende a stare più all’aperto e ora complice anche la bella stagione si prediligono i ristoranti che lo permettono».
Infine l'esortazione: «Chiediamo di rivedere quanto prima la decisione presa viste le festività pasquali. Aprire un tavolo di confronto per garantire il decoro e il lustro che il porto canale merita, senza per forza danneggiare le attività presenti».