Gatteo Mare, da villeggiante a imprenditrice: "Ho aperto un negozio qui, era il mio sogno"

Turista reggiana torna in vacanza per 15 anni, si innamora di Gatteo Mare e ora ha aperto un nuovo negozio di abbigliamento. Maria Gualtieri si è trasferita da poco dalla provincia di Reggio Emilia, e sabato scorso, al mattino, ha inaugurato il nuovo negozio “BluMar 23” a Gatteo Mare in viale delle Nazioni 106. Per il taglio del nastro ha chiamato il sindaco di Gatteo, Roberto Pari, ma è arrivato anche Stefano Costi, sindaco dal 2016 di Casina, il comune collinare di circa 4.500 abitanti, nella provincia di Reggio Emilia, amico della titolare. Era presente anche la vicesindaca di Casina, Ilaria Cilloni. E molti altri reggiani, visto che la famiglia Gualtieri-Domenichini è molto conosciuta nella città d'origine. «Con la mia famiglia sono venuta per 15 anni in vacanza a Gatteo Mare, con mio marito Paolo e mio figlio Jonathan di 21 anni. Tutti ci siamo innamorati della bella località di mare. Così già prima del Covid-19 abbiamo deciso di acquistare un appartamento a Gatteo Mare e ora di avviare un'attività commerciale tutta mia, un sogno cullato per molto tempo. BluMar 23: il blu è il colore preferito, Mar è sia la prima parte del mio nome (quindi utilizzo il maiuscolo) sia il mare. 23 indica l'anno di apertura. Ho fatto per 12 anni la commessa in un negozio di abbigliamento in provincia di Reggio Emilia - prosegue - e il mio quindi non è un salto nel buio. Per l'inaugurazione sono giunti sia parenti, tra cui i miei genitori, fratelli e cognati, sia molti amici e conoscenti da Casina, tra cui il primo cittadino Costi e la vice Cilloni. Molti di loro e lo stesso sindaco Costi hanno apprezzato la località di Gatteo Mare per la sua innata predisposizione a luogo per famiglie e a misura d'uomo. Mi hanno detto che ci torneranno per fare le ferie e venirmi ancora a trovare. Mio marito ha mantenuto il lavoro a Casina e verrà da me nel fine settimana. Mio figlio, invece, ha già trovato un lavoro a Cervia-Milano Marittima. Ecco perché ci sentiamo ora per metà reggiani e per metà gatteesi».