Cesenatico, solidarietà in campo per il primo memorial “Mister Germano Chierici”



Cesenatico
Antonio Lombardi
“Memorial Mister Germano Chierici”. Ci sono il cuore, la passione, il ricordo, gli amici, la volontà di fare qualcosa di importante. C’è soprattutto la volontà di creare un evento nel nome di una persona speciale, fuori dal comune, che ha lasciato un segno indelebile in tanti sportivi e non. Allo Stadio comunale Alfiero Moretti il 10 giugno è in programma un mini torneo triangolare di calcio, che celebra Germano Chierici, grazie alla volontà della moglie Christine e alla determinazione e partecipazione di un nutrito gruppo di amici che “corrono dietro a un pallore”.
Un triangolare da campioni
In programma un triangolare che ha già i suoi “capitani”: Massimo Agostini, Igor Protti e Marco Materazzi e un certo numero di calciatori (20 giocatori per formazione). Con a bordo campo gli allenatori legati alla terra, di Chierici: Alberto Zaccheroni, Fabrizio Castori, Andrea Mandorlini. Ma soprattutto ci saranno le tante persone che lo hanno conosciuto: gli ex giocatori più meno famosi ai quali magari ha salvato una stagione agonistica, gli amici che da sempre, sotto a quella scorza da burbero, hanno saputo riconoscere un essere umano straordinario.
Raccolta fondi per lo Ior
L’incasso dell’evento (entrata con offerta libera) oltre alle donazioni dirette di chi si sentirà di farlo, verranno devoluti per intero allo Ior. I fondi raccolti (con una sostanziosa donazione iniziale di Autoplaya) serviranno ad acquistare una vettura e donarla al personale sanitario dell’Hospice di Savignano sul Rubicone; che si dedica alle cure palliative domiciliari dei malati oncologici, affinché possano essere seguiti con dignità anche nella propria casa. Ieri mattina al palazzo del turismo, alla presenza dell’assessore Mauro Gasperini si è tenuta la presentazione stampa dell’iniziativa.
Per anni un porto sicuro
Per anni Germano Chierici, venuto a mancare nel gennaio del 2020 (era nato a Meldola nel novembre del 1944), e il suo Green Sport a Cesenatico hanno rappresentato il cuore pulsante della riabilitazione sportiva di calciatori professionisti di altissimo livello, di sportivi di altre discipline, di persone che avevano subito un grave infortuni. «Il porto sicuro per tutti coloro che attraversavano un momento difficile della vita - lo ricorda l’ex interista Pierluigi Di Già -, Germano Chierici c’era sempre, animava quello “spogliatoio” unico e irripetibile, dentro al quale le persone imparavano a soffrire per poi rinascere attraverso un percorso di emozioni che non li avrebbero lasciati mai più. È stato definito in tanti modi: bagnino, sommozzatore, calciatore, allenatore e infine studioso maniacale di medicina fisica e riabilitativa, Germano era un uomo di fronte al quale era impossibile restare indifferenti».
Un romagnolo schietto
Dice di lui, l’ex calciatore e dirigente sportivo, Davide Biondini: «Ti “misurava” in cinque minuti, poi ti accettava e ti dava tutto. Era schietto e diretto, attento ad ogni sfumatura, come solo certi romagnoli sanno esserlo. Certo, era anche duro e irascibile, ma il suo cuore grande era quello di un amico autentico, un confidente, il fratello maggiore su cui contare». Al suo fianco, quasi a stemperarne i lati più ruvidi, c’era sempre la compagna di una vita, Christine, “La Francese” come la chiamava Germano.
«Diventavi come un figlio»
Igor Protti storico bomber di Livorno, Lazio e Bari: «Un carisma il suo che lo portava a trattare tutti allo stesso modo: grandi campioni e semplici sportivi che andavano da lui dopo un infortunio per tornare a giocare o anche per poter recuperare una vita normale. Non aveva canali preferenziali. Una volta che ti rimetteva in sesto diventavi un suo figlio, quei figli che non aveva avuto». In collegamento video, Marco Materazzi, campione del mondo a Berlino 2006 sorride e concorda «È stato lui che mi ha fatto fare il primo gol importante della carriera», dice. Massimo Agostino altro calciatore di razza, oggi responsabile dell’aria tecnica del Cesena aggiunge “Essere qui, invitato tra tanto colleghi, ha ricordare chi è stato Germano Chierici è semplicemente un grande piacere, un onore”.