Da Cesenatico al Gargano e ritorno in barca a vela: insolita vacanza per due ventenni


Sono partiti il 31 maggio da Cesenatico su una piccola barca a vela di nome Azulu, e hanno navigato per 15 giorni lungo la costa adriatica fino al Gargano, poi sono tornati alla base, e mercoledì scorso sono approdati sulla spiaggia di Ponente, davanti al Circolo Vela Cesenatico da dove erano salpati quasi un mese prima. Nimai Magnani, 23 anni di Cesena, e Paul Patry, suo amico francese di 21, hanno scelto un modo decisamente originale per staccarsi, se pur per un breve periodo, dal mondo convenzionale, dai suoi ritmi e dalle sue abitudini, per entrare in diretto contatto con la natura e cercare di adeguarsi alle sue regole, cercando di conoscerla meglio e imparare a rispettarla con più convinzione.
“Deux bobets dans un bateau” (Due stupidi su una barca) il nome del progetto carico di auto ironia che Nimai e Paul si sono inventati per descrivere un’impresa affrontata con la massima serietà e convinzione, senza però prendersi troppo sul serio. Una sfida con sé stessi per scoprire sensazioni nuove e imparare a conoscersi meglio, nella quotidianità di dover condurre Azula in mezzo al mare fino alla meta prefissata, fra attimi di pura estasi e momenti di difficoltà che pur non sono mancati, come in occasione della rottura della base d’albero dell’ormai esausto 470 e la riuscita riparazione a soli due giorni dal rientro alla base.
«È un viaggio - raccontano - in cui bisogna adeguarsi a quello che decide la natura, nei modi e nei tempi, lontano dalle comodità e con pochissima tecnologia a disposizione, che insegna ad arrangiarsi per superare ogni difficoltà e che tanti altri ragazzi hanno dimostrato di apprezzare mandandoci messaggi di sostegno e definendolo in molti anche un motivo di ispirazione».
Diverse tappe disseminate lungo il tragitto, campeggio libero e il minimo indispensabile anche come sostegno alimentare, con un fornellino da campo che ha svolto perfettamente il suo compito per fermarsi solo quando, in più di una occasione, la gente del posto ha stretto amicizia con i due ragazzi e li ha accolti a tavola con slancio e spirito di inclusione.