Cesenatico, una trentina di appartamenti all’ex colonia Bonomelli di Zaccheroni

La Bonomelli, ex liceo scientifico, prima ancora colonia delle opere pie, oggi di proprietà della famiglia Zaccheroni, sarà riconvertita in una trentina di appartamenti. Demolito il resto del fabbricato, vengono invece mantenuti i due villini liberty d’epoca dei primi anni del ‘900, con l’approvazione dell’Accordo operativo (strumento previsto dal Pug) presentato dalla società “Panda s.a.s di Zaccheroni Alberto”, attraverso il quale il Comune riceve in cambio oltre 1 milione e 610mila euro. Il progetto di rigenerazione urbana porta la firma degli architetti Edoardo Preger di Cesena e Giovanni Lucchi di Cesenatico.

La Bonomelli si trova fuori dal perimetro del cosiddetto perimetro “Città delle Colonie”. Individuata come struttura, due villini a parte (di cui uno inglobato nell’edificio principale), di non particolare pregio architettonico. L’area compresa fra viale Carducci, viale Milano e via del Mille ha una superficie 4.180 metri quadri. Sulla quale insistono un villino liberty su via dei Mille, il voluminoso fabbricato dell’ex colonia Bonomelli (rappresentato nella mappa catastale del 1930) e il secondo villino aggregato alla colonia, con affaccio su viale Carducci. Si tratta di uno stabile più volte rimaneggiato e oggetto di aggiunte e trasformazioni nel corso degli anni, prima dalla fondazione Bonomelli, fino alla fine del 1989, e poi in seguito dalla Provincia di Forlì, quando venne adibito a sede del liceo scientifico “Enzo Ferrari”, dismessa venti anni. Oggi tutti gli edifici sono inutilizzati e in condizione di avanzato degrado. Fa eccezione l’ampio piazzale esterno asfaltato per intero, utilizzato come parcheggio privato.

Scartata l’idea di farci un albergo, considerati l’analisi del contesto, le altezze che si renderebbero necessarie (il limite d’altezza da Pug è di 26 metri), il non essere economicamente competitivo senza disporre di 80-100 camere, i servizi richiesti (piscina, spa, parcheggi, spazi tecnici), l’obbligo di conservare i villini, come anche mantenere una quota di verde e di permeabilità, anche visiva.

Vista la non fattibilità di un progetto turistico ricettivo si è passati alla scelta del “modello” residenziale-abitativo, che prevede la demolizione dell’ex colonia, il recupero dei villini di valore storico, i quali possono ospitare fino a un massimo di 5 unità abitative (attraverso restauro conservativo): 2 appartamenti su quello con vista in viale Carducci, 3 su quello di viale Dei Mille. La nuova costruzione, invece, sarà di 4 edifici residenziali: di tre piani (per un totale di 28 appartamenti), con un unico piano interrato con parcheggi. Realizzazioni di tipo condominiali, articolati su quattro nuovi corpi di fabbrica. Complessivamente il volume delle quattro nuove costruzione (di forma contemporanea) sarà circa pari a quello della colonia demolita.

Il Comune riceve dall’Accordo operativo siglato un controvalore in opere pubbliche e di interesse pubblico per un tot ale di 1.617.735 euro: di cui 1 milione e 300mila euro finalizzati alla realizzazione dei marciapiedi e arredi in viale Dei Mille (da via Milano a viale Trento), recupero di quelli posti su viale Carducci, e il grosso della somma verrà impiegata per il rifacimento di piazza Marconi. Infine 260mila euro saranno messi a disposizione, nelle casse comunali, a contributo per acquisto o realizzazione di alloggi Ers, di edilizia residenziale sociale.

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