Cesenatico, ultimi giorni di uscite in mare per pescare: da mercoledì stop per 45 giorni

Ancora pochi giorni in mare a provare a riempire le reti: da metà settimana scatterà il fermo obbligatorio di pesca. Per le zone di pesca Gsa 17 e 18, da Trieste ad Ancona, prenderà il via mercoledì 31 luglio per concludersi venerdì 13 settembre e durerà 45 giorni consecutivi . Riguarda le imbarcazioni che effettuano lo strascico a divergenti, sfogliare, rapidi e riti gemelle a divergente.

Addio fermo aggiuntivo

Quest’anno nel decreto è stato fatto sparire il fermo aggiuntivo, in genere di ulteriori 30 giorni nel corso dell’anno. Dal 1° luglio al 1° ottobre vige però il divieto di pesca entro le 6 miglia dalla costa, salvo per le poche abilitate alla sola pesca costiera locale, che possono operare fra le 4 e le 6 miglia. Da Trieste a Bari la pesca potrà essere effettuata per un massimo di 3 giornate su base settimanale, oppure per 72 ore settimanali, anche spalmate in 5 giornate.

I plafond per areale

È stato poi introdotto un plafond di giornate complessive per ogni areale di pesca, suddiviso ulteriormente in base alla lunghezza delle imbarcazioni (sforzo di pesca massimo in numero di giorni attribuibili alle intere flotte autorizzate in licenza). Per lo strascico è di 3.098 giornate per imbarcazioni sotto i 12 metri, 66.625 per quelle dai 12 ai 24 metri e 6.100 per quelle più grandi; per rapidi-gabbie e sfogliare sotto i 12 metri è di 194 giornate, dai 12 ai 24 metri 3.635 e oltre i 24 metri 3.614. Se si vuole pescare il sabato e la domenica (altra novità introdotta nel decreto ministeriale del Fermo), vanno sottoscritti accordi nazionali fra le organizzazioni cooperative, datoriali e sindacali.

La pesca volante

Per quanto riguarda la pesca con l’impiego delle reti da traino pelagico a coppia (meglio nota come “volante”) per catturare il pesce azzurro, il fermo obbligatorio si effettua in due distinti periodi: per tutto il mese di agosto e in ottobre (fino al 2023, il secondo periodo di fermo durava dal 15 dicembre al 15 gennaio).

Le altre marinerie

Da San Benedetto del Tronto a Bari il fermo prende il via il 16 agosto e termina il 29 settembre; per i mari Jonio, Tirreno e Ligure è invece in vigore dal 1° ottobre al 30 settembre.

Per i marittimi rimangono le misure sociali a sostegno del reddito.

Le barche locali coinvolte

Le imbarcazioni che effettuano la pesca a strascico in Emilia Romagna sono meno di 200, e nell’area Gsa 17-18 circa 700. Quelle soggette a fermo di pesca a Cesenatico sono 26, mentre sono appena due coppie di “volanti” rimaste: il “Giomada” col “Nonno Lughero” e il “Nuovo Madonna” con la “Vittoria Maris” (quest’ultima di Rimini).

Esenzioni

Sono esentati dal fermo e quindi continueranno a pescare i barchini autorizzati alla sola pesca da posta, con strumenti fissi e selettivi: nasse, cogolli, reti d’imbrocco, tramagli parangali. Nel periodo di stop potranno quindi sbarcare e rifornire di pesce fresco di giornata al mercato ittico locale, alle pescherie e ai ristorati.

Alici e sardine

Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il 3 luglio scorso, ha anche stilato l’elenco delle unità di pesca autorizzate alla cattura dei piccoli pelagici (alici e sardine, i cui sono scientifici sono rispettivamente Engraulis encrasicolus e Sardina pilchardus), impiegando reti da traino pelagico a coppia (meglio nota come “volante”) e riti a circuizione a chiusura meccanica (la cosiddetta lampara) nell’intero mare Adriatico. Hanno avuto il via libera 37 coppie di pescherecci, più una imbarcazioni per la volante singola, alle quali se ne aggiungono 20 che praticano la pesca dei piccoli pelagici col sistema della lampara.

Questa scarsezza di imbarcazioni per un tratto così ampio di mare lascia presagire, nella categoria, come la pesca dei queste due specie ittiche nell’Adriatico, già in declino, potrebbe essere sempre più ridotta al lumicino.

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