Cesenatico, sicurezza bagnanti: impegno da 1 milione di euro per 58 marinai di salvataggio

La Cooperativa Bagnini fa i conti con quanto spende per il servizio di salvamento in mare e ne esce fuori una cifra sorprendente: 800 mila euro all’anno. È quanto serve tra stipendi e contributi previdenziali per i 58 marinai di salvataggio che garantiscono la copertura delle 36 torrette presenti in spiaggia, a presidio dei 128 stabilimenti balneari. Poi ci sono da mettere in conto le dotazioni, come i defibrillatori, le manutenzioni delle torrette di avvistamento e la formazione.
Il sistema è volutamente flessibile, fatto di tanto personale assunto a tempo pieno (con un giorno libero alla settimana) e altri che invece chiedono 2 o 3 giornate libere e all’occorrenza anche più. Una modalità «apprezzata dai giovani che studiano all’università e da coloro che desiderano avere più tempo libero», dicono i vertici della cooperativa.
Il capo dei bagnini di salvataggio è Giuseppe Scarcelli e il suo vice Andrea Pompei. Rispondono direttamente a Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari.
I salvataggi coprono le spiagge di Zadina, Ponente, Cesenatico centro Levante, Valverde e Villamarina. La cooperativa garantisce il servizio di salvamento anche nei tratti di mare prospicienti le spiagge libere di competenza.
A ogni bagnino di salvataggio vengono forniti dalla cooperativa l’abbigliamento, la sacca e l’attrezzatura prevista dalla normativa: le dotazioni da mezzo marinaio, radio ricetrasmittente, fischietto, il pallone autoespandibile, megafono, maschera e pinne, binocolo nautico, bombola monouso di ossigeno, maschera facciale per ventilazione artificiale, 4 cannule orofaringee per adulti e bambini, cassetta di pronto soccorso, il salvagente, il saturimetro per la misurazione del livello di ossigeno nel sangue.
I salvataggi vengono impiegati anche nelle manifestazioni serali, quali Lallapalooza, le Cuccagne, la Festa di Garibaldi, le Feste del Pesce, senza dimenticare il servizio nelle spiagge inclusive (per i bagni di mare delle persone con disabilità) e nel corso “Salvataggi per un giorno”.
«Complessivamente l’investimento da parte della cooperativa è di 1 milione di euro all’anno - dichiara il presidente Battistoni -. Significa mediamente 8mila euro per ciascuno degli stabilimenti balneari di Cesenatico. La nostra cooperativa ha sempre investito nel salvamento, perché ritiene che sia il nostro biglietto da visita e considera i salvataggi come i principali professionisti a diretto contatto col pubblico».
Si guarda inoltre sempre avanti: «Stiamo anche valutando l’impiego di nuove tecnologie, per rendere il servizio ancora più efficiente».