Cesenatico. Scialfa: «Apriamo i nostri alberghi alla città»

Cesenatico
  • 01 luglio 2025

Aprire gli alberghi alla città e ai suoi residenti. Anche per recuperare quel distacco che talvolta sui social prende le forme di una vera e proprio cesura tra operatori, sistema turistico e abitanti del posto che poco o nulla hanno a che fare con l’economia turistica in senso stretto. A lanciarla l’albergatore Edward Scialfa: «È una scelta giusta perché, in fondo, siamo tutti parte integrante di un grande sistema turistico e quindi anche il cittadino di Cesenatico ne fa parte - dichiara -.Quello che a volte deve sopportare i disagi dei parcheggi pieni, della musica alta fino a tarda notte e del caos di una cittadina che in estate si trasforma. Anche lui ha il sacrosanto diritto di godere delle proposte di intrattenimento che organizziamo nei nostri alberghi». Questo il “credo” di Edward Scialfa, esponente di una prestigiosa dinastia di albergatori, che apre le porte del suo Custodisca ai cittadini di Cesenatico e dintorni. «Da qui a settembre - argomenta - organizzeremo un evento ogni sera. Nelle prime due settimane di luglio, ospiteremo: Thea Crudi, Roberto Mercadini, Salvatore Brizzi e Riccardo Sardonè, solo per citarne alcuni. Tutti i martedì sera avremo i concerti soul & swing di JJ Vianello e la sua band. È chiaro che questo calendario eventi è stato creato, prima di tutto per i nostri clienti, ma mi piacerebbe che il nostro “Giardino Mondani” diventasse un luogo di incontro e di svago anche per i locali. Lo stesso vale per il nostro “Tempio dell’Anima” dove ogni mattina operatori certificati tengono lezioni di meditazione e di discipline olistiche. Non sempre, durante l’estate, riusciremo ad ospitare i visitatori esterni ma, ogni qual volta ci saranno le condizioni logistiche, sarebbe bello aprire le porte a tutti i residenti del territorio». «Del resto - motiva - la maggior parte delle strutture internazionali funzionano esattamente così: sono location turistiche, ma anche spazi di networking. Per una banale questione organizzativa chiediamo, di solito, una prenotazione telefonica, ma mi sento di sposare in pieno l’appello di Paola Batani del Grand hotel Da Vinci: è giusto condividere i nostri eventi con tutta la città. Negli ultimi anni ho notato uno scollamento tra gli abitanti di Cesenatico e il mondo della vacanza e il motivo non è difficile individuarlo: una volta nelle nostre strutture lavoravano tante persone del posto, oggi purtroppo non è più così. È cresciuta l’insofferenza e l’intolleranza di una parte della città verso il sistema turistico e, invece, per tornare competitivi, sarebbe importante ritrovarci come comunità e rinsaldare quel legame identitario da cui, 70 anni fa, è nato il nostro modello vincente».

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