Cesenatico. Recuperato e restituito ai proprietari il bottino di un maxi furto nel cantiere edile

Una notte di controlli che si trasforma in un’operazione investigativa di successo. È quanto accaduto l’11 agosto 2025 sul lungomare sud di Cesenatico, dove i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno intercettato un’autovettura con due uomini a bordo che si aggiravano in zone appartate con movimenti sospetti.
Durante il servizio preventivo di controllo del territorio, l’attenzione dei militari è stata attirata dalle manovre poco chiare della vettura. Il controllo approfondito ha subito rivelato il nervosismo evidente dei due occupanti, entrambi provenienti da fuori regione. Il conducente, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e rifiuto di sottoporsi agli accertamenti sulle sostanze stupefacenti. A completare il quadro, la scoperta che guidava con patente revocata: una violazione che ha comportato la sanzione amministrativa e il sequestro del veicolo per la successiva confisca.
La scoperta nel bagagliaio
Ma il vero colpo di scena è arrivato dall’ispezione del bagagliaio: nascosto tra gli effetti personali, un compressore elettrico che gli accertamenti successivi hanno rivelato essere stato rubato poco prima da un cantiere edile di Cesenatico. L’attrezzatura è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario, mentre entrambi gli occupanti del veicolo sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Forlì per furto aggravato in concorso.
Le indagini portano al grande recupero
Quello che sembrava un episodio isolato si è rivelato essere solo la punta dell’iceberg. Le successive indagini del Nucleo Operativo, dirette e coordinate dalla Procura di Forlì, hanno permesso di ricostruire un quadro molto più ampio, acquisendo elementi decisivi per individuare il resto della refurtiva. Il 9 settembre, sulla base delle risultanze investigative e su delega della Procura forlivese, i carabinieri hanno eseguito un decreto di perquisizione in una località della provincia di Ravenna. Il risultato ha superato ogni aspettativa: recuperata tutta la restante attrezzatura sottratta dal cantiere edile, inclusi macchinari di valore considerevole per un totale di circa 15.000 euro. L’attrezzatura era nelle mani di un imprenditore che ha dichiarato di averla acquistata proprio dai due indagati, sostenendo di essere completamente all’oscuro della provenienza illecita della merce. Una situazione che evidenzia come spesso i canali di vendita illegale sfruttino l’inconsapevolezza di acquirenti in buona fede.
Il materiale interamente recuperato dai carabinieri di Cesenatico è stato restituito ai legittimi proprietari, che ormai avevano perso le speranze di rivedere la loro attrezzatura. I derubati hanno espresso profonda gratitudine all’Arma per il lavoro svolto, riconoscendo l’efficacia dell’operazione che ha trasformato un controllo di routine in un’indagine di successo.