Cesenatico, ragazza dall’Albania in cura al Bufalini per non morire: cena di solidarietà

Una gara di solidarietà per aiutare la 19enne Olgerta, arrivata dall’Albania in Italia il 14 gennaio, per riuscire ad avere un’ultima speranza di vita, dopo essersi sottoposta e sette interventi nel suo Paese e uno in Turchia. Grazie alla segnalazione della Caritas, la Consulta del Volontariato di Cesenatico, in collaborazione con la Croce Rossa, ha scelto per lei l’ospedale Bufalini di Cesena come ultima sua possibilità di sopravvivenza. Il 16 gennaio è stata sottoposta a una visita oncologia, eseguita dal dottore Francesco De Rosa, il cui referto le lasciava speranze solo nel caso in cui la ragazza avesse superato interventi celebrali urgenti che le servivano. Solo dopo si sarebbero potuti fare ulteriori percorsi di cura, all’Irst di Meldola, con relativa attività riabilitativa, che è ora in corso e durerà ancora mesi. Nel frattempo, sono stati eseguiti tre interventi, uno di seguito all’altro, al Bufalini, nel reparto di Neurochirurgia, e Olgerta, ricoverata in terapia intensiva, si trova tuttora in ospedale, in attesa dell’esito istologico.
La Consulta del volontariato si è attivata per procurarle il permesso di soggiorno per motivi sanitari, così da poter ricevere le lunghe e costose cure necessarie, in quanto non è cittadina italiana né dell’Unione Europea. Permesso della durata di 6 mesi, ottenuto il 1° febbraio, grazie all’impegno del sindaco Matteo Gozzoli e alla disponibilità dimostrata dalla questura di Forlì.
Con l’ausilio dell’associazione San Vincenzo de Paoli di Cesena, la madre della 19enne ha avuto la possibilità di seguire la figlia nel suo difficile percorso di lotta la tumore. In precedenza, per una decina di giorni, la Consulta del volontariato aveva trovato una sistemazione temporanea per le due donne, all’hotel “Miramare”.
La famiglia, non avendo la disponibilità economica necessaria per sostenere le cure lunghe, complesse e costose in Italia, è stato costretta a impegnare le casa di proprietà a Valona. Nella corsa verso la salvezza hanno avuto e hanno un ruolo importante anche lo zio e la zia della ragazza, che risiedono a Cesenatico.
«Questa vicenda ha messo in evidenza la grande umanità di diverse persone e associazioni, dando luogo a una vera rete di solidarietà, per far sì che questa ragazza non sia sola nel lungo e complicato percorso che l’attende», commentano dalla Consulta.
Venerdì 21 febbraio si terrà una cena di solidarietà per Olgerta, al circolo Arci di Borella. La organizza la Consulta del volontariato di Cesenatico con la Croce Rossa e l’associazione “Bambini al primo posto”, in collaborazione col Rotary Club Cesenatico Mare. Il costo è di 25 euro. Prenotazioni ai numeri 338-9059517, 347-3064570 o 338-4130069.