Cesenatico, problema rifiuti per mancate autorizzazioni

Mercato ittico sepolto sotto una montagna di rifiuti abbandonati all’aperto. Fioccano proteste e indignazione.

Cassonetti strapieni, riempiti all’eccesso, strabocchevoli. Con ammonticchiata alla rinfusa immondizia della più diversa natura: sacchi di plastica, cassette di polistirolo, avanzi e pezzi di reti pescate, nastri, scarti di lavorazione, imballaggi, il più delle volte maleodoranti al sole, lasciati anche a terra sull’asfalto.

È quanto si vede ripetutamente a fianco e nella vicinanza di dove non più tardi di un paio di settimane fa sono stati inaugurati due container ermetici dove i pescatori potranno conferire i rifiuti ripescati in mare. Mentre questi box sono pronti, l’area adiacente dove è stato progettato lo scarico per i rifiuti dei pescatori è rimasta incompiuta, tanto da presentarsi come un immondezzaio a cielo aperto. Avrebbe dovuto trovare posto - come da progetto del Comune - un’altra area recintata e schermata dove collocare una “speciale” isola ecologica. Cinque cassonetti nei quali pescatori, mitilicoltori e gestori di motonavi autorizzati possano smaltire il materiale di risulta e di scarto che si produce a bordo delle barche, come avanzi di rete, contenitori usati, casse, calze in nylon per la produzione e allevamento di mitili, taniche, stracci, cerate strappate. Anche qui l’accesso sarebbe consentito solo ai possessori di chiavi da consegnare.

Questa seconda parte del progetto, invece è rimasta al momento al palo, anche se i pannelli di copertura sono in loco e solo da installare. Bloccata per la mancanza di autorizzazione da rilasciare da parte dell’autorità marittima, per quella che a prima vista sembrerebbe una pratica di routine. Perciò i contenitori ricolmi di rifiuti rimangono “esposti” all’aperto e all’uso di chiunque, oltre che alla vista. Oltretutto la questione, da apparente prassi autorizzativa che era, rischia ora di tramutarsi in un braccio di ferro e di montare in un conflitto di attribuzioni tra organi e istituzioni competenti, in specifico su questa parte dell’area portuale e demaniale. Tra Comune e autorità marittima.

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